
La traversata del continente asiatico, iniziata con Overland 1 per quanto riguarda la parte settentrionale e proseguita con Overland 4 per le regioni centrali, si conclude con Overland 5, che da Pechino affronterà il lungo e difficile viaggio di rientro in Europa attraverso l”Asia Meridionale.
Con Overland 5, oltre alla distanza ed alla ormai consueta varietà nelle condizioni climatiche e di terreno, ci si prepara ad affrontare difficoltà legate soprattutto alla sfera politica. Alcuni dei paesi che ci si propone di attraversare sono infatti tradizionalmente ostili verso gli stranieri, in altri vi sono conflitti in corso. Il progetto Overland si propone di effettuare un ritratto del nostro pianeta allo scoccare del duemila: è nostra intenzione tracciare un quadro il più completo e fedele possibile, anche se ciò dovesse comportare qualche rischio in più.
Lasciata Pechino, la spedizione si è diretta a sud verso Vietnam, Laos, Cambogia, Thailandia e Myanmar (ex Birmania). La difficile situazione politica in cui versa quest”ultimo paese ne ha purtroppo impedito l”attraversamento, costringendo la spedizione a raggiungere l”India via nave da Singapore.
Una rapida corsa attraverso il sub-continente indiano portrà la carovana alla scoperta di alcune tra le località più emblematiche di questo affascinante paese, ricco di storia come di contraddizioni. Le aride piane del nord faranno da sfondo alla spedizione fino a Delhi, ma superato il confine con il Pakistan la carovana dovrà affrontare la catena dell”Hindu Kush per raggiungere ed attraversare l”Afghanistan. L”itinerario percorre l”Iran da est ad ovest, proseguendo attraverso Iraq, Giordania, Egitto, Israele, Grecia, Macedonia, Yugoslavia, Montenegro, Bosnia, Croazia, Slovenia.
Overland 5 si concluderà con l”arrivo in piazza San Pietro a Roma, previsto per il 24 dicembre 1999 in concomitanza con l”apertura del Giubileo.
Tre importanti spedizioni in quattro anni, oltre 100.000 km di percorrenza totale (pari a più di due volte e mezza la circonferenza della terra) attraverso ogni ambiente naturale e fascia climatica del pianeta. Queste sono le ragguardevoli credenziali con cui il team di Overland si preparava ad affrontare la difficile traversata del continente asiatico, lungo un itinerario che in questo secolo nessuno ha mai percorso integralmente. Overland 4 ha affrontato le steppe, i deserti e le alte vette dell”Asia Centrale, mentre Overland 5, seguendo una via di rientro più meridionale, dovrà vedersela con situazioni molto calde, da tutti i punti di vista. Se Overland è sempre sinonimo di eccezionalità, questa volta si viaggerà sul filo dell”impossibile. Overland si presenta ancora una volta con un itinerario denso di suggestioni, ricco di storia, carico dei problemi che contraddistinguono questa fine di millennio: guerra, fame, ignoranza, schiavitù di fatto. Overland rinnoverà l”ormai consueto impegno a favore dell”Unicef, promuovendo azioni e raccolte di fondi che stanno dando risultati molto soddisfacenti. Overland si farà portabandiera in particolare della Convenzione dei Diritti dei Bambini, il documento internazionale a cui hanno aderito più paesi al mondo, di cui nel 1999 ricorrerà il decennale. Come per le precedenti edizioni di Overland, un operatore televisivo viaggerà con la carovana per l”intero percorso, realizzando un diario per immagini che andrà in onda su Raiuno.