[sabato 13 febbraio] Partiamo al mattino in direzione del Benin. Il tragitto è breve e anche le pratiche doganali ci sembrano meno complicate della frontiera di entrata in Togo. In Benin ci fermiamo a Ouida che fu uno dei principali porti di imbarco degli schiavi durante il periodo della schiavitù.
A Ouida ci sistemiamo in un complesso turistico sul mare nei pressi del memorial dedicato proprio alla tratta degli schiavi.
{multithumb}
Come ieri, anche questo pomeriggio assistiamo ad altri due rituali voodoo. Il primo dal nome Ego Egu è una buona rappresentazione dei costumi tipici del voodoo, mentre il secondo a cui assistiamo nella piazza principale del paese è uno spettacolo molto scenico con danze e costumi tipici. Questo secondo rito viene chiamato voodoo Campola e richiama la presenza degli Elfi.
La sera durante la cena veniamo investiti da una tempesta tropicale che ci costringe a ripararci frettolosamente dentro i locali al chiuso, anche se ormai eravamo bagnati da testa a piedi.