[domenica 18 e lunedì 19 aprile] Al mattino, appena svegli ci rechiamo al comando di polizia, con l’aiuto del governatore passiamo tutti i controlli e otteniamo il permesso di proseguire. Ci informano di prestare particolare attenzione per via di eventuali problemi di sicurezza nelle zone che attraverseremo, ascoltiamo attentamente i suggerimenti e riprendiamo la marcia.

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La pista non è delle migliori ma comunque manteniamo la media di 200km giornalieri. Al tramonto, come sempre, decidiamo di fermarci per evitare di percorerre queste strade con il buio. Ci fermiamo nei pressi di un piccolo villaggio. Gli abitanti ci osservano con curiosità mentre prepariamo la cena e montiamo le tende, ormai siamo abituati a dare questa forma di intrattenimento alle popolazioni locali. L’altitudine, il vento e la forte umidità ci obbligano a coprirci e a ripararci ben presto dentro le tende e i camion.

Il mattino del 19 ci svegliamo con i colori di un’alba che con i gialli e rossi del sole prepotentemente si inserisce nel blu elettrico del mattino.
Quest’ultimo pezzo di strada prima di Kalemie lo affrontiamo consapevoli che la strada migliorerà sempre più con l’avvicinarsi alla città di Kalemie. Partiamo presto con l’entusiasmo di chi,dopo tanti giorni nel mezzo del nulla, sogna una doccia e un po di riposo.

La strada si avvicina gradualmente all’immenso bacino del lago Tanganica, lungo il percorso notiamo nei villaggi i primi segni della vicinanza ad una grande città. All’improvviso la strada scollina ed ecco l’immenso lago Tanganica. Le dimensioni sono sconfinate: è grande quanto il Belgio ed ha una profondità che raggiunge i 1500 metri.

Il percorso scende dolcemente verso la città di Kalemie, qui decidiamo di dirigerci verso il campo base delle Nazioni Unite per chiedere immediatamente informazioni sulla percorribilità della strada fino ad Ouvira.
Le informazioni che abbiamo sia dal punto di vista della viabilità che della sicurezza non sono delle migliori. Proprio su quella strada, infatti, sono stati rapiti 8 medici ed infermieri della Croce Rossa solo qualche giorno fa.

Al nostro arrivo scopriamo anche che la controversa missione di pace MONUC (Mission de l’ONU en république démocratique du Congo) fornisce la possibilità di affittare delle stanze all’interno del campo e riteniamo che sia un’ottima soluzione per soggiornare a Kalemie in totale sicurezza.

Domenica 18 aprile






Lunedì 19 aprile