Tre cittadini italiani sono deceduti ieri, ore 15:30 italiane, 8:30 in Bolivia, mentre erano di ritorno da un tour del Salar de Uyuni in Bolivia. Il mezzo sul quale viaggiavano insieme ad altri turisti di diverse nazionalità, si è ribaltato lungo la strada Panamericana, nel tratto tra Oruro e Potosì.
Il pullman, affittato dal tour operator Trans Turismo Omar, doveva rientrare a La Paz, ma l’incidente fatale ne ha fermato la corsa all’altezza della città di Challapata, 290 Km a sud della capitale boliviana. Due dei deceduti sono stati identificati, mentre sembra che per una terza persona, di Roma, non ci siano ancora conferme ufficiali. I morti, in totale, sarebbero 8 o 10, secondo le autorità, mentre i feriti 24. L’autista del mezzo, un trentenne boliviano, è deceduto sul colpo, rendendo quindi più complicata la ricostruzione dell’incidente.
Al momento, le indiscrezioni parlano dell’alta velocità che avrebbe fatto perdere il controllo all’autista, provocando il conseguente ribaltamento. La Bolivia è una delle nazioni con la più alta mortalità sulle strade, nonostante negli ultimi anni si siano intensificate le misure di sicurezza; il problema è dovuto alle pessime condizioni delle strade e all’abitudine a bere degli autisti, che spesso si mettono alla guida di pullman e autovetture ubriachi.
A proposito di strade, invece, quella che collegava La Paz a Coroico è considerata la più pericolosa al mondo e, sebbene oggi sia stata realizzata una via alternativa, continua ad essere percorsa da mezzi pesanti e da intrepidi turisti (anche in bicicletta, visto che è in discesa verso Coroico) in cerca di emozioni forti. Anche all’interno dello stupendo Salar de Uyuni non sono mancati gli incidenti mortali, sempre dovuti a imprudenza o a stato alterato degli autisti.
La Bolivia è un paese stupendo, ma presenta alcuni rischi che non vanno sottovalutati. Prima di prenotare un tour, scegliete attentamente la compagnia e valutatela in base alle recensioni di altri viaggiatori. Spendete di più, ma viaggiate in sicurezza!