Uno dei pasti più popolari nel Laos è, nella variazione thailandese, il 46° piatto più buono al mondo, secondo una classifica stilata dalla CNN nel 2011. Si tratta dell’insalata di papaya verde, speziata, ottenuta con il frutto ancora acerbo.
Questa specialità del Laos è consumata in maniera diffusa anche nel resto del sud est asiatico (dai lavoratori laotiani che la esportarono dapprima a Bangkok quando emigrarono in cerca di lavoro), con nomi diversi: in Cambogia la chiamano bok l’hong, in Thailandia som tam e in Vietnam goi du du. Il piatto combina i cinque principali sapori della cucina laotiana: lime aspro, peperoncino, salsa di pesce salata e zucchero di palma.
Gli ingredienti vengono mischiati e schiacciati in un mortaio e infatti il nome originale tam som significa “pestata acida”; tuttavia, il nome preciso in laotiano, tam mak hoong, sta per “papaya pestata”. Lo stesso significato ha nella lingua khmer.
Nonostante l’utilizzo della papaya, notoriamente dolce, questa insalata è in realtà salata. Quando non ancora matura, la papaya è infatti caratterizzata da un sapore pungente ed è anche molto dura, quasi croccante. Questo è il motivo per cui il frutto può essere ben battuto con il mortaio. L’insalata di papaya verde è molto conosciuta anche in Occidente, ma nella variante thailandese. Noi ora vedremo qual è l’originale ricetta del Laos.
Ingredienti:
- 2 papaye acerbe a pezzetti
- 250 g di carne di maiale
- 250 g di gamberetti di media grandezza
- 1 tazza di foglie di menta tritate
- ½ cipolla dolce a fette
- 100 ml di salsa di pesce
Preparazione:
Immergere la carne in acqua bollente fino a che diventa tenera, quindi metterla a raffreddare in un piatto. Far scottare anche i gamberetti, ma per un paio di minuti, poi sciacquarli subito sotto acqua fredda corrente. Sgusciare i gamberi, metterli da parte e, nel frattempo, prendere la carne freddata e tagliarla a cubetti. Unire in una ciotola la carne con la papaya, i gamberetti e la cipolla tagliata, condire il tutto con la salsa di pesce e servire con riso bollito.