Tra le bellezze naturali più affascinanti dell’Islanda c’è Askja, un grande vulcano che forma il massiccio Dyngjufjöll. Nel mezzo si sono formate tre caldere sovrapposte, la più grande delle quali misura 8 km di larghezza. La più piccola è riempita dalle acque del lago Öskjuvatn. La strada per visitarle è abbastanza tortuosa quindi si consiglia un tour con un bus 4×4 anche perché l’asfalto presenta sassi e corsi d’acqua da attraversare.
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Le escursioni organizzate che partono da Myvatn durano un’intera giornata: solitamente si parte la mattina presto e si torna ad ora di cena in hotel. Ma non è affatto noioso anzi, il viaggio in auto è una delle parti più belle dell’escursione e vale quanto la destinazione. Si attraversano paesaggi lunari spingendosi fino alle oasi naturali e vecchie piste di aeroporti abbandonati. Una volta giunti al cratere bisogna fare un percorso a piedi di circa trenta minuti tra neve e lava. In alcuni periodi dell’anno in cui il lago non è ghiacciato nel cratere più piccolo è possibile fare il bagno godendo delle proprietà dello zolfo disciolto nella lattiginosa acqua termale del Viti ma se sussiste il pericolo di frane l’accesso viene chiuso per questioni di sicurezza. Passeggiare sul bordo della caldera è un’esperienza molto emozionante. Se non fosse per la neve e la vegetazione tipica sembrerebbe di essere in sud America.
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Insomma l’escursione è senza dubbio impegnativa ma lo spettacolo una volta giunti a destinazione ripaga ampiamente la fatica. C’è anche chi si avventura con mezzi a noleggio in modo autonomo ma c’è il rischio di restare impantanati quindi è meglio affidarsi ad una guida esperta, soprattutto se non si ha la copertura assicurativa. E sicuramente andare accompagnati da geologi esperti è utile per avere tutte le info sul territorio. Per chi vuole è anche possibile pernottare in tenda.