Isole thailandesi: dal divertimento di Koh Phangan alla natura di Koh Lipe La Thailandia è famosa per tutto: per la sua cucina, la sua natura, il sorriso (e l’insistenza) degli abitanti e per la cultura. Ma le isole rappresentano spesso il sogno idilliaco associato a questo Paese perché soddisfano qualsiasi tipo di bisogno. Per fare un esempio Koh Samui, una delle più gettonate, non manca di nulla: dal mare, alla vita notturna, allo shopping. Ma forse è troppo toccata dal turismo di massa da essersi eccessivamente occidentalizzata. Lo stesso dicasi per altre isole del golfo, come Koh Tao, meta di aspiranti sub. Le alternative ci sono comunque, eccome:

iniziamo da Koh Phangan, sempre famosissima per il suo Full Moon Party, il festival della luna piena che attira milioni di giovani da tutto il mondo e permette loro di ballare sulla spiaggia fino alla mattina. Tra eccessi e deliri può rappresentare un’occasione per partecipare ad una festa molto particolare. Inoltre sul versante opposto dell’isola, quello ad ovest, si trovano spiagge stupende e poco battute. Ma se siete amanti del mare non potete lasciarvi scappare la bellissima Koh Lipe, isola nel Mar delle Andamane, ancora poco conosciuta al turismo di massa, poco sfruttata e circondata da una stupenda barriera corallina. È proprio la barriera, forse per la sua conformazione (non è ancora stata trovata una spiegazione), ad aver risparmiato Koh Lipe dal disastroso tsunami del 2004. Difatti le isole nei dintorni sono state distrutte, mentre Koh Lipe non è stata neanche sfiorata. Chiudiamo infine con le isole Surin e Similan, sempre nel Mar delle Andamane: sia le un che le altre sono La Mecca dei sub di ogni livello e posseggono alcuni tra gli spot più famosi al mondo per le immersioni. Fanno parte, rispettivamente, del Surin Islands Naional Partk e del Similan Islands National Park.

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