Green Economy in ItaliaEcologia e Green Economy sono due termini che negli ultimi anni vanno particolarmente di moda: essi infatti rappresentano il rilancio dell’economia mondiale.

Puntare sulle energie rinnovabili è quello che stanno facendo gli Stati Uniti di Barack Obama e molti dei Paesi europei. Come spesso accade, l’Italia è il fanalino di coda e la Green Economy è in pieno stallo.

Il motivo è legato ai tagli del governo Monti, che hanno provocato una riduzione del fatturato di circa 10 miliardi rispetto al 2010. La crisi delle aziende del settore si ripercuote inevitabilmente su tutti i lavoratori che girano intorno alla Green Economy.

Secondo gli addetti ai lavori le soluzioni ci sono, e nemmeno di difficile applicazione: si potrebbe, infatti, aggiungere pochi fondi al Conto Energia, alzare la soglia del registro a 200 Kwp, oppure eliminarla del tutto e semplificare le pratiche burocratiche che riguardano l’autorizzazione alla connessione di impianti fotovoltaici, in particolar modo per quelli residenziali e industriali. Visto che la green economy viene universalmente vista come uno dei propulsori per il rilancio dell’economia nazionale e mondiale, sarebbe il caso di iniziare a porre maggiore enfasi sulla vicenda, veicolando fondi pubblici che invece vanno a finire nei piani tipo il Salva Alcoa 2.

Il grosso problema, in Italia, è da ricondurre alla posizione favorevole che hanno alcuni settori rispetto ad altri: lo abbiamo visto nel corso dei decenni con i vari finanziamenti stanziati, e andati perduti, alle banche e alle auto. Adesso abbiamo davvero la possibilità di iniziare una nuova era energetica, ma serve un concerto di forze da parte di chi sostiene la causa ecologica e ha capito che è una delle strade da percorrere per uscire dalla crisi.