La capitale del Nepal, Kathmandu, è la prima base per ogni trekking avventuriero nell’Himalaya, essendo collegata via area con il resto del mondo. Visto che è una città ricca di storia e tradizioni, merita una visita approfondita, magari prima di partire per il prossimo viaggio nella Valle di Humla e al Kailash.
Un tempo ritenuta la fiabesca e inaccessibile Shangri-la, Kathmandu è oggi una base per i viaggiatori che arrivano da ogni parte del mondo. I visti sono semplici da ottenere perché sono disponibili all’arrivo, pagando una tassa di 5$ (US) per il solo transito, di 25$ per un soggiorno di 15 giorni, di 40$ per 30 giorni e di 100$ per 90 giorni.
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Come tutte le capitali asiatiche, anche Kathmandu è molto caotica ed è per questo consigliato girare a piedi solo nell’area turistica di Thamel, dove ci sono tutti servizi necessari, come ristoranti, hotel, negozi e prima assistenza. A Kathmandu c’è molto da vedere, a cominciare da Swayambhu, un grande stupa (monumento buddista) famoso in tutto il Nepal; da qui è possibile godere di una splendida vista sulla città e incontrare numerose scimmie. Swayambhu si trova a circa 20 minuti a piedi da Thamel.
Boudha Stupa è uno dei siti più sacri per il buddismo tibetano, a circa 7 Km dalla capitale. Il Museo Narayanihiti era un tempo il Palazzo Reale, poi trasformato ufficialmente nel 2009 in museo e Ministero degli Esteri. Freak Street è lo storico luogo di ritrovo degli hippie occidentali alla ricerca dell’illuminazione, ora solo un agglomerato di hotel e di ristoranti. Pashpatinah è un importante tempi Hindu dedicato a Shiva nella forma di Signore degli Animali. L’interno del tempio non è accessibile agli stranieri.
Il cuore della Valle di Kathmandu è Durbar Square, la pizza principale della città, circondata da splendidi tempi e palazzi. È stata nominata Patrimonio dell’Umanità UNESCO. Magica da osservare la sera al tramonto o la mattina presto, Durbar Square è piena di giovani che si offrono per fare da guide all’intenro del complesso. Kathmandu è una città dai mille volti, sconvolgente appena si esce dall’aereo, ma pian piano sempre più familiare e adorabile.