Una casa che ricarica gli apparecchi elettrici? Una realtà, almeno intermini concettuali. Infatti il progetto MFC 202, ancora in fase di sviluppo, prevede la realizzazione di una casa passiva in grado di ricaricare gli elettrodomestici e una macchina elettrica per un’autonomia di 60 Km al giorno. Si tratta di un’iniziativa ecologica sostenibile, nata nell’ambito del progetto Cité dell’Environment, che prevede la costruzione di un quartiere sostenibile nei pressi di Saint-Priest.
La casa passiva MFC 2020, ideata con la collaborazione di 16 aziende esperte nel settore della bioedilizia, riesce a gestire le emissioni di anidride carbonica, a ridurre i consumi energetici e a ottenere energia da fonti rinnovabili. Tutti i componenti elettrici sono realizzati e studiati in modo tale da produrre un risparmio energetico da riutilizzare per caricare un veicolo elettrica.
Una casa passiva di questo tipo è rivoluzionaria, perché oltre a gestire i consumi e le emissioni, consente un immagazzinamento di energia (proveniente da fonti rinnovabili) da riutilizzare nel momento del bisogno. A garantire un perfetto funzionamento della casa passiva, ci sono dotazioni all’avanguardia, come l’isolamento termico e acustico, l’utilizzo della luce naturale per poter accendere quella artificiale il meno possibile e la raccolta dell’acqua piovana.