Le forze armate russe hanno preso il controllo di una base militare della marina in Crimea orientale, a Feodosia, portando così anche una delle ultime basi, sventolanti bandiera ucraina, sotto il controllo di Mosca.
Secondo quanto scritto sulla proprio pagina di Facebook da Vladimir Seleznev, un portavoce del ministro della difesa dell’Ucraina, sono stati avvistati elicotteri e uditi spari nei pressi della base, a partire dalle 4.30 di questa mattina. La conferma della presa della base è poi arrivata nelle ore successive, con la notizia che i militari ucraini erano stati disarmati.
Seleznev ha poi aggiunto che un numero di marine ucraini, compreso tra 60 e 80, è stato prelevato dalla base e trasferito nel porto di Fedosia, dove c’è il rischio che possano essere processati. Questo attacco arriva dopo quello di sabato, quando le truppe russe hanno utilizzato armi da fuoco e veicoli armati per stanare le forze ucraine che resistevano presso la base aerea di Belbek, vicino Sebastopoli.
Bandiere russe sono state issate anche su diverse navi ucraine e su Zaporizhia, l’ultimo sommergibile in Crimea ancora sotto il controllo di Kiev. In tutti i casi, i militari ucraini hanno cercato di resistere al meglio delle proprie possibilità contro lo strapotere delle armate russe, coadiuvate anche da cellule pro-Russia interne alla Crimea. Riguardo quanto accaduto, il Generale Philip Breedlove, comandante delle forze US e Nato in Europa, ha dichiarato che le forze armate russe, situate appena ad est dell’Ucraina, sarebbero abbastanza numerose da poter occupare la Transnistria, un altro stato indipendente non riconosciuto a livello internazionale, ma appartenente alla Repubblica di Moldavia e con orientamento filorusso.