limite immigratiLe relazioni tra Svizzera e il resto dell’Unione Europea rischiano di irrigidirsi dopo che, ieri, si è tenuto un referendum per imporre un tetto al numero di immigrati stranieri, inclusi i cittadini dell’Unione Europea. Contro ogni aspettativa, quindi, gli svizzeri hanno approvato una proposta di referendum per bloccare l’immigrazione di massa, cosa che comporta un precedente negli accordi all’interno dell’EU circa il libero movimento di beni e persone.

I risultati ufficiali parlano di un 50,5% che ha votato a favore del tetto di immigrati, seguendo quindi la proposta effettuata dal partito di destra UDC; contrari il Presidente, il governo e i gruppi industriali svizzeri. Questo risultato obbliga la Svizzera a stabilire un afflusso massimo annuale di immigrati stranieri, inclusi anche i confinanti italiani, francesi e tedeschi, che quotidianamente viaggiano da e per la Svizzera. Un tale scenario non rispetta i trattati open borders con Bruxelles.

L’analista politico Pascal Sciarini ha detto che il Paese va incontro ad un caos economico, perché tutti suoi accordi diplomatici e commerciali con l’UE dovranno essere rinegoziati daccapo. Oltre la metà delle esportazioni della Svizzera sono all’interno dell’UE. L’UDC ha risposto che l’immigrazione viaggia al momento intorno alle 80.000 persone ogni anno, minacciando la cultura e l’identità svizzera; la popolazione del paese è pari ad 8 milioni di abitanti, un quarto dei quali è nato all’estero. Nonostante il partito sia stato accusato di utilizzare, ancora dopo il 2009, la carta della difesa dell’identità nazionale, un esponente dell’UDC, Yves Niddeger, ha dichiarato che molti altri paesi dell’UE seguiranno la linea tracciata dalla Svizzera e imporranno i propri limiti agli spostamenti liberi all’interno della Comunità.