[mercoledì 14 aprile] Alle prime luci dell’alba ci destiamo dopo un breve riposo all’interno dei mezzi. La chiatta ha consumato tutto il gasolio per arrivare qui a Kashobwe, la prima operazione da compiere è dunque il travaso nella pancia della nave di oltre 3000 litri di gasolio. Questa operazione viene eseguita manualmente con una pompa a manovella.
L’efficienza del sistema è migliore di quanto pensassimo e ben presto possiamo iniziare a far salire a bordo i nostri veicoli. Sembra tutto pronto alla partenza quando un altro imprevisto non tarda a comparire: il motore è nuovamente guasto e il personale di bordo non sembra trovarvi rimedio. Intervengono i nostri meccanici che si propongono di risolvere il problema, mezz’ora di lavoro e il motore si rianima.
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Inizia così la traversata del Mweru che ci farà vivere l’ennesima incredibile esperienza in quest’Africa dai mille volti.
Osserviamo la vita sul lago, fatta di capanne e barche di pescatori che ci osservano incuriositi almeno quanto noi facciamo con loro. Attraversiamo interi villaggi di palafitte e altri completamente sommersi dal fiume in piena, scattiamo foto e, perchè no, c’è chi ne approfitta per un bagno di sole!
La chiatta non si può certo definire confortevole, decidiamo comunque di montare le tende per la notte che si avvicina. L’imprevisto però è sempre dietro l’angolo.
Il comandante accende improvvisamente delle potenti luci per individuare i punti di secca, altrettanto fulmineamente un uragano di insetti assalta la chiatta: veniamo inondati da un flusso continuo di moscerini, sono una quantità impressionante. In alcuni momenti siamo costretti a rifugiarci all’interno dei veicoli ed anche la cena diventa difficile da consumare. Preferiamo non chiederci come mai la pasta che abbiamo preparato e stiamo mangiando al buio ogni tanto sembra “sgranocchiare” sotto i denti.
Intorno alle 10 l’assalto degli insetti sembra placarsi almeno in parte, ci infiliamo velocemente chi nelle tende chi nei mezzi per dormire. Il cielo sembra sereno e non ci preoccupiamo di montare il telo contro la pioggia, presto scopriremo che la decisione non è stata delle migliori.
Nel mezzo della notte (e del sonno) veniamo svegliati di soprassalto da un improvviso temporale tropicale che in pochi minuti ci allaga completamente la tenda.
La notte scorre in balia della natura che in questi posti continua a stupirci per la sua improvvisa virulenza!