Di tutte le nazioni est europee, l’Ungheria non viene mai presa in seria considerazione, dal punto di vista culinario, nonostante la sua cucina rappresenti una parte importante della tradizione magiara. Gli ingredienti sono spesso basati sugli alimenti prodotti direttamente in Ungheria, come le carni, le verdure stagionali, la frutta, il miele. La paprika e l’aglio si trovano pressoché ovunque. In autunno, infatti, è affascinante vedere file di paprika rossa pendere dai muri bianchi delle abitazioni (tipico in Kalocsa).
Gli antipasti ungheresi sono di solito costituiti da zuppe, e le più famose sono quella di pollo, di patate, di fagioli, di piselli, di pesce, di frutta e gulash. I piatti principali consistono invece in carne con contorno. Le varietà sono numerose e tra di esse si annoverano il manzo, l’agnello, il tacchino, il pollo, l’anatra, l’oca e il cinghiale selvatico. Anche le interiora sono consumate con frequenza, in particolar modo il fegato di anatra, di oca e di maiale. Il contorno più diffuso è la patata, ma non sono rari il riso e la pasta. Come accennato prima, gli aromi più diffusi sono paprika, aglio e cipolla. Le torte ed i dessert rappresentano l’ultima portata e non sono particolarmente numerosi. Di solito si servono pancake, gelati, frutta e torte spesso molto dolci e ripiene di panna. Un dolce molto diffuso è lo strudel, tanto popolare in Ungheria quanto in Austria. Per quanto riguarda i vini, ve ne sono alcuni deliziosi, come i rinomati rossi Tokaji Aszù, anche se i bianchi non sono da meno l’Egri Bikavér e il Medoc Noir.