L’inquinamento dell’aria, a differenza di quella terrestre o delle acque, può non essere visibile. Le micro polveri che rimangono sospese nell’aria sono infatti molto pericolose per la salute e, nella maggior parte dei casi, sottovalutate. L’impegno della Comunità Europea per il 2013 diventa quindi il controllo ed il monitoraggio della qualità dell’aria.
Come ha dichiarato Janez Potocnik, a capo della Commissione Ambiente dell’Unione Europea, è necessario ridurre le emissioni di Co2 e gas serra in tutti gli stati membri; la situazione è infatti molto più seria di quanto si possa pensare perché, dati alla mano, ogni anno oltre 400 mila persone muoiono per le conseguenze dovute all’esposizione all’aria inquinata. Troppe.
Le iniziative prese riguarderanno principalmente le nuove tecnologie volte a ridurre le emissioni nocive: tra di esse, le macchine elettriche, quelle ibride, la sensibilizzazione allo sfruttamento delle energie rinnovabili e una maggiore consapevolezza a livello personale.
Oltre alle contromisure ambientali che devono essere prese dalla aziende, la tutela dell’aria passa per i comportamenti individuali: utilizzo moderato e consapevole delle automobili (andare anche a piedi o in bicicletta), del riscaldamento e del raffreddamento dell’aria in casa. I consigli comunali dovrebbero stabilire dei piani viabilità per evitare ingorghi e quindi traffico e le aziende dovrebbero rispettare le direttive europee in materia di emissioni.
Tutta l’Europa si trova indietro e il 2013 dovrà essere l’anno della svolta, con un impegno comunitario dichiarato che non può permettersi il lusso di fallire.