Inauguriamo, con questo approfondimento dedicato al Marocco, la prima rubrica del Blog di Overland 12. Appena concluso l’attraversamento di un Paese vi proporremo una scheda di approfondimento realizzata dal nostro Stefano Pataro che già mantiene l’area “Notizie dal mondo” sul Forum di Overland. {multithumb}
Overland 12 sbarca in Africa da un’approdo privilegiato: il Regno del Marocco, una monarchia costituzionale retta da Re Maometto VI e indipendente dalla Francia dal 1956.
La popolazione di questo paese, di etnia prevalentemente Araba o Berbera, è infatti piuttosto avvantaggiata dal punto di vista socio-politico, economico e sanitario rispetto a quelle di molti altri paesi presenti sull’itinerario della spedizione. Il 14% della popolazione vive con meno di due dollari al giorno, ma il 73% ha accesso a strutture sanitarie adeguate e l’81% ha accesso a fonti d’acqua potabile. La mortalità infantile è relativamente bassa rispetto alla media del continente, mentre si può dire l’opposto per la speranza di vita. Infine, l’Islam non produce forti riflessi integralisti sulla legislazione; ne è un chiaro esempio il Mudawwana, la legge marocchina sul diritto familiare del 2004, che tutela vari aspetti del diritto delle donne e che è stata accolta con soddisfazione da varie associazioni internazionali per i diritti umani. Tutto ciò non deve però distogliere dalla realtà dei fatti: il Marocco ha ancora tanta strada da fare per uscire dalla povertà e per risolvere i propri problemi sociali, come la fortissima emigrazione e la disuguaglianza di genere.
Desta inoltre preoccupazione la situazione nel Sahara Occidentale. Situato immediatamente a sud-ovest del Marocco sulla costa atlantica, il Sahara Occidentale è oggetto di un’ultratrentennale disputa fra il governo marocchino e i Sahrawi, la popolazione locale che rivendica profonde radici storiche nel territorio. Nonostante due sentenze della Corte Internazionale di Giustizia delle Nazioni Unite che affermano il diritto all’autodeterminazione dei Sahrawi, il Marocco si rifiuta di permettere lo svolgimento di un referendum sul futuro del Western Sahara e continua a governarlo come un’estensione del proprio territorio, in virtù del trattato di decolonizzazione stipulato nel 1975 con la Spagna. L’estrazione di fosfati – di cui il Sahara Occidentale è ricchissimo – e le vaste riserve di petrolio e di gas naturale giocano sicuramente una parte importante nella vicenda; questa ricchezza non riesce però a farsi strada fino ai Sahrawi, che soffrono di un tasso di mortalità infantile doppio, di un reddito pro-capite pari alla metà, e di un’aspettativa di vita diciassette anni più breve rispetto al Marocco.
Il team di Overland 12 ha sperimentato in prima persona la tensione che regna sulla questione: al momento dello sbarco a Tangeri, le autorità locali non hanno minimamente gradito i pannelli dell’itinerario posti sui mezzi – che rappresentano il Sahara Occidentale come entità separata dal Marocco…e li hanno confiscati immediatamente.
Ma la spedizione ha già lasciato queste terre contese e si prepara ad affrontare la prossima sfida: la Mauritania” Quali sorprese attendono gli uomini e i mezzi di Overland oltre la frontiera?
Tornate a visitarci presto per il proseguimento del nostro viaggio!