Questa mattina alle ore 09,45 è stata data la partenza alla ciclomaratona Como-Pechino. Presenti tutte le autorità della zona nonché moltissimi amici ed amanti delle due ruote. Dopo la benedizione, impartita da Don Gianni a tutti i partecipanti, la carovana si è messa in moto alla volta di Desenzano del Garda. E” stato un momento molto emozionante ripreso dalle telecamere di numerose televisioni e testate giornalistiche.

GENITORI PARENTI ED AMICI ALLA PARTENZA
DELLA CICLOMARATONA COMO-PECHINO

CREMNAGO D’INVERIGO C’erano circa duecento persone, fra familiari, parenti, i sindaci di Cremnago d’Inverigo, Arosio, Carugo, Brenna e Lurago d’Erba, il corridore professionista Luca Paolini, alcuni operatori della televisione (con canale 5 che ha mandato in onda un ampio servizio durante il TG delle 13) e molti rappresentanti della stampa. Tutti a salutare i partecipanti della Cicloamaratona Como-Pechino. Sin dalle otto automezzi parcheggiati in doppia fila, all’esterno ed all’interno della sede del Gruppo Pozzi, con automobilisti tenuti a bada da diversi vigili urbani del posto. Gli operai e gli impiegati delle due aziende locali (Ferramenta Pozzi e System Holz: la terza MetalSystem è ubicata a qualche chilometro di distanza a Pozzolo) erano fuori sul piazzale e sui balconi della sede operativa a salutare il gruppo dei partecipanti. Da Poggiridenti sono giunti anche le rispettive mogli e la figlia di Dario Piasini e Carlo Pifferi i due valtellinesi che fanno parte del gruppo che alle 9.40 puntualissime ha staccato il primo colpo di pedale dei …diversi milioni che li acompagneranno nel corso dei circa cento giorni che dovranno imprimereper raggiungere la capitale cinese. Ad abbassare la bandierina tricolore il sindaco Bartesaghi di Cremnago. I due automezzi di appoggio: un furgone Executive da dieci posti ed un furgone Dayli, con due borse per ogni partecipante, vivande ed attrezzi con materiale di scorta, si sono mossi lentamente aprendo la strada all’intero gruppo, mentre Beppe Tenti salutava l’intera carovana e Giancarlo Corbellini controllava la macchina fotografica e la telecamera dando le ultimi istruzioni . Con qualche lacrima per l’arrivederci fra circa quattro mesi ed un po’ di commozione i primi colpi di pedale, con prima sosta ad Arosio, percorsi i primi due chilometri, per salutare gli studenti delle scuole elementari e medie che hanno accolto i ciclomaratoneti con un grande applauso. Poi di nuovo in sella per raggiungere il ponte di paterno d’Adda e superarlo per portarsi verso l’area di Bergamo-Brescia sulla direttiva provinciale che porta alla prima meta di Desenzano e l’Hotel Resort in riva al lago di Garda. Ognuno di loro aveva collocato la Madonnina del Santuario della Madonna del Ghisallo, donata loro dal rettore don Luigi Farina, che li accompagnerà in questo lungo periodo in sella alle fiammanti biciclette uscite dall’officina di Giovanni Pelizzoli “Ciocc”, di Curno,color arancio con la scritta in nero su fondo bianco sulla canna “Como-Pechino”. Biciclette che recano ognuna il nome del partecipante oltre che la scritta S. Cristobal dal nome della località dove il G.S. Ferramenta Pozzi che ha organizzato questa Cicloamaratona, a distanza di 27 anni dal successo ottenuto da Claudio Corti, in quel mondiale del 1977 in Venezuela, si ripropone sulla scena ciclistica con questo fantastico gruppo di amatori. C’era anche lui, il Ciocc con la consueta simpatica verve a salutare con l’industriale Santini che ha curato tutto l’abbigliamento della SMS per la lunghissima trasferta. Molti altri amici e conoscenti, Carlo Ricci (nuovo responsabile tecnico regionale degli élite-under 23), cognato di Sergio Bianchi, con la moglie Maria Angela la sorella di Sergio Bianchi. Poi Gino Scotti responsabile della struttura amatoriale regionale. Ancora un momento: un bacio da moglie e figli ed un arrivederci a Pechino il 16 di agosto per chi saprà resistere a questa lunghissima pedalata di 14.300 km. circa. Per Daniela Travella, unica ragazza del gruppo (37 anni), c’erano la sorella ed i genitori giunti da Lenno (lago di Como) oltre ad alcuni amici e colleghi docenti all’Università Bocconi di Milano. Per lei l’attraversamento dell’Iran avverrà con volto e corpo interamente ricoperti, come vuole la tradizione di questo paese. E con giornate in cui si avranno 35-40° non sarà semplice.

Giulio Mauri