Km: 70 ; media oraria: 24,4 km/h
Dislivello in salita:m 140
Tempo di percorrenza: ore 3
Percorsa in 3 h media km. 24,4 Dislivello in salita: mt. 140
Pensavamo sì di perdere tempo nell´attraversare il confine fra l´Iran ed il Turkmenistan, ma la realtà ha superato la fantasia in questa occasione, soprattutto per il trionfo della burocrazia da parte dei militareschi turkmeni: quattro ore e mezza di snervante attesa per le pratiche, più mezz´ora di differenza come fuso orario. Così alle 13 siamo pronti per ripartire, ma la temperatura di 40° (all´ombra) e una deviazione stradale che allunga il percorso preventivato rende impossibile proseguire in bicicletta. Decidiamo così di trasferirci in pulmino all´oasi di Hauz Han dove pranziamo sorseggiando di nuovo birre alcooliche russe.Ripartiamo alle 17 accompagnati dalla prima mandria di dromedari, ma la temperatura ancora elevata rende davvero infernali gli ultimi 70 chilometri che ci portano nella città di Mary dove si trova l´albergo. Mary è la nuova città costruita dai russi accanto alla vecchia Merv, nel XII e XIII secolo capitale dell´impero dei turchi selciuchidi e distrutta nel 1221 dall´esercito di Gengis Khan che trucidò un milione di persone.
Foto:
il primo (e speriamo ultimo) insabbiamento del pulmino;
il primo incontro con i cammelli
Ciclocronaca by Daniela e Alberto
Siamo partiti dall´albergo di buon ora pensando di poter sveltire le procedure doganali e quindi partire per la tappa. Purtroppo le lungaggini burocratiche e la deviazione stradale che portava la tappa a 260 Km, oltre il caldo atroce, ci hanno impedito di percorrere il tragitto in bicicletta. Abbiamo quindi deciso di pedalare solo per gli ultimi 70 Km. usufruendo del trasferimento in pulmino per i restanti. Siamo saliti in bici verso le 17.00 dopo una gratificante sosta. Nonostante l´orario il caldo era davvero insopportabile e, come al solito, il vento bollente soffiava sempre sul nostro volto. Nessuno ha osato lasciare il gruppo.