Tempo impiegato h 5.40’
media 25.5 Km
Dislivello metri 1260

Ripartiamo da Istambul in un”atmosfera straordinaria. Non c”è più con noi Stefano Savio, persona straordinariamente colta, affabile, disponibile con tutti prima di essere medico del gruppo prodigo di consigli. Come previsto il suo periodo di partecipazione si è esaurito nella capitale turca. Non sappiamo se si unirà per qualche altro tratto: dipenderà dalla disponibilità della sua funzione. I saluti la sera prima e nella stessa mattinata sono quasi commoventi fra lui e tutti noi. Partiamo alle 9 dall”albergo sotto scorta della polizia, unico modo per percorrere incolumi in bici il congestionato centro di Istambul e di attraversare il ponte che ci porta sulla sponda asiatica del Bosforo. Qui, nella municipalità di Uskudar è stata organizzata dalla Federazione Ciclistica della Turchia una splendida cerimonia che, alla presenza del sindaco, ha visto tutti i ciclisti schierati ai piedi della statua di Ataturk per rendergli omaggio deponendo una corona di fiori dalle scritta “Via della Seta – I ciclisti italiani”. Discorsi delle autorità, scambio di targhe e di gagliardetti, banda in costume che suona “O sole mio” come inno nazionale italiano e poi la partenza ufficiale con tanto di bandiera a scacchi alzata dal sindaco. Alcuni ciclisti turchi ci accompagneranno per un tratto della tappa che si sviluppa lungo al costa del golfo di Izmit e poi all”interno fino alla città di Adapazani. Abbiamo visto per l”ultima volta il mare. Superati i primi 3000 chilometri della maratona, ce ne aspettano altri 11.000 tutti di montagne e deserti. La cerimonia dei saluti si protrae non poco, anche perché seguono discorsi, scambio di gagliardetti e doni; ripartiamo con non poco ritardo sempre su strade non altrettanto belle quanto quelle della Grecia, ma comunque ben percorribili, larghe ed anche tutte asfaltate. Arriviamo in albergo, dopo una breve sosta per rifocillarci, nel tardo pomeriggio più soddisfatti che mai dell”ennesima sgroppata compiuta senza sussulti, ma in armonia.