negozi seconda mano

I negozi di seconda mano sono attenti all’ambiente. Cercare tra le bancarelle dell’usato o nei negozietti vintage non conviene solo al portafoglio ma anche all’ambiente. L’indagine portata avanti dal Centro di Ricerca Economica e Sociale Occhio del Riciclone in partenariato con Mercatino Srl, il franchising dell’usato in tutta Italia, permette di comprendere meglio la portata di questa verità.

Perché l’economia circolare è vincente? Negli oltre 200 punti vendita della catena di negozi di seconda mano in franchising, sono stati venduti 9 milioni e mezzo di articoli, equivalenti a 23 mila e 722 tonnellate di materiali che sono stati recuperati trovando una seconda vita. I numeri non vi aiutano a rendere l’idea? Immaginate la stessa quantità di rifiuti prodotta ogni anno da una città come Rieti! Ora moltiplicate il tutto per le numerose iniziative di vendita di oggetti usati distribuite in tutta Italia. Il recupero del second hand ha fatto risparmiare inoltre più di 107 mila tonnellate di CO2. Tagli importanti anche sulle risorse non rinnovabili: quasi un miliardo e seicento milioni di megajoule di energia primaria. Per sensibilizzare i clienti dei negozi di seconda mano a questi vantaggi ecologici, il circuito di Mercatino srl ha deciso di abbinare ad ogni abito in vendita un’etichetta di impatto eco dell’acquisto. In questo modo ogni cliente e potenziale acquirente saprà quanto conta la sua buona azione e il fatto di preferire un vestito di seconda mano ad un nuovo. L’etichetta si basa sull’analisi del ciclo di vita di ogni prodotto. Per le macrocategoria di vendita (abbigliamento, arredamento, audio-video, oggettistica, elettrodomestici etc) sono state individuate sotto categorie di prodotti tipo. Ovviamente si tratta di etichette indicative ma che comunque sono importanti per valutare l’impatto delle proprie azioni, anche quelle quotidiane che spesso si sottovalutano, sull’ambiente che ci circonda.