Il Dolpo alto è una delle regioni nepalesi più aspre e selvagge, rimasta chiusa la turismo per tantissimi anni e riaperta solo nel corso degli anni ’90. Il Dho Tarap Trek, a quota 3044 metri, si presenta come un percorso difficile, adatto a persone esperte e in possesso di ottime condizioni fisiche.
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La ‘camminata’ compensa la sua durezza con la bellezza dei posti e l’incontro con le popolazioni che qui vivono da molti anni, in totale isolamento, dopo essere emigrate dal Tibet. Il trekking ha inizio da Juphal, a quota 2353 metri, e porterà ad esplorare un’area unica al mondo per il suo fascino.
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Tra i punti di maggiore importanza troviamo il lago di Phoksundo, all’interno dell’omonimo Parco Nazionale, dove si possono trovare tutti gli ecosistemi presenti in Nepal. Tra la fauna selvatica spiccano esemplari rari come il leopardo delle nevi, il panda rosso e la capra azzurra (Bharal). Il monastero di Shey Gompa è una piccola comunità di casette rosse, abitate da monaci con i quali è possibile incontrarsi. Il paesaggio è uno scorrere di montagne, foreste, praterie solcate da ruscelli, profili montuosi come quello dell’Annapurna e del Dhaulagiri e di villaggi caratteristici tra cui spicca Takkya. La valle di Tarap è abitata da popolazioni che parlano un dialetto tibetano; nel villaggio di Dho Tarap il Dalai Lama è particolarmente venerato.
I periodi migliori per una visita nella regione del Dolpo sono estate, autunno e primavera. Il clima è caratterizzato da variabilità e le condizioni di alcuni alloggi sono spartane, implicando di fatto un forte spirito di adattamento al fine di poter compiere nel modo giusto un trekking di tale bellezza.