[mercoledì 13 gennaio] Sveglia di buona mattina e partenza alle 7.30 da Nouadhibou dove ieri siamo stati accolti benissimo. Ci aspettano 474 chilometri sotto un sole estivo con temperature che sovente sfiorano i 35 gradi.

Iniziamo così la prima tappa in territorio mauritano con la nostra insostituibile guida. Viste anche le recenti vicende che hanno visti coinvolti due nostri connazionali, per la nostra sicurezza ci è stata assegnata una scorta armata.

Il nostro arrivo di tappa è Nouakchott, capitale della Mauritania, il percorso è interamente all’interno di un deserto sabbioso. La sosta per consumare un veloce pranzo viene fatta, appunto, in mezzo alle dune.

In colonna compatta arriviamo a Nouakchott nel primo pomeriggio (intorno alle 16). Qui visitiamo il porto vecchio al tramonto proprio mentre i pescatori locali tornano alla spiaggia sulle loro caratteristiche piroghe.
Assistiamo ad un trionfo di pesce ed una quantità di uomini impegnati a caricare carretti spinti a mano o legati ad animali da soma. I colori del tramonto si mescolano agli sgargianti vestiti delle donne Mauri.

Nouakchott con i suoi 800.000 abitanti è la più grande città nel deserto del Sahara, ma fino ai primi anni 80 la popolazione non superava le 150.000 unità e ancora prima negli anni ’60 non si contavano più di 20.000 persone. Proprio a causa dell’esplosione demografica di questi ultimi trent’anni, Nouakchott si trova gravemente a rischio siccità. L’unica fonte di approvvigionamento idrico è il grande lago sotterraneo Trarza, questi però non si rinnova con l’acqua piovana, comunque scarsa, di conseguenza si calcola che entro il 2050 si esaurirà lasciando all’asciutto la capitale mauritana.

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