Queste notizie sono le classiche operazioni la cui veridicità resta sempre un mistero, anche se a dare conferma sono i media mainstream, perché mentre una parte si ritiene responsabile dell’accaduto, l’altra nega, o viceversa. Finora di casi del genere ne abbiamo visti diversi e ne continueremo a vedere, ma l’episodio presumibilmente accaduto in Iran fa riflettere. La fonte, in questo caso, è Wikileaks, una specie di Wikipedia non censurabile destinata alla pubblicazione massiva e all’analisi di documenti segreti, le cui rivelazioni sono state pubblicate dal quotidiano israeliano Haaretz. Secondo il famoso trafugatore di notizie, il fatto sarebbe venuto a galla dalle email interscambiate all’interno della compagnia di intelligence Usa Stratfor. Nelle email risalenti a novembre 2011, alcuni funzionari della Stratfor parlano di un’esplosione verificatasi nei pressi di Teheran, in una base missilistica. Sempre all’interno di queste e-mail, si troverebbero dei contenuti che rimandano alla distruzione, da parte degli israeliani, di alcune infrastrutture nucleari iraniane. E qui le ipotesi si dividono: alcuni parlano di avvenimento improbabile e non confermato, mentre altri sono convinti che Israele abbia avuto l’appoggio di guerriglieri curdi e iraniani ebrei. Queste sono le rivelazioni di Wikileaks, assente dalle scene per diversi mesi, ma ora tornata a cavalcare l’onda dell’informazione, o meglio della controinformazione. Come accennato ad inizio articolo, il problema è sempre lo stesso, la credibilità della fonte ed, eventualmente, la percentuale di verità presente in quanto riportato.