sud corea e smart meter La Corea del Sud è un Paese fortemente dipendente dall’energia nucleare. Il disastro di Fukushima ha quindi riacceso le inevitabili polemiche all’interno della comunità ambientalista e non, per cui scienziati e attivisti si stanno muovendo per trovare delle soluzioni concilianti. Un piccolo passo in avanti, per fortuna, è stato fatto in ottica anche ambientalista, e cioè la riduzione dei consumi per portare alla chiusura una centrale nucleare. L’iniziativa, che in questo caso parte dal governo di Seoul, ha proposto l’adozione di due misure, attraverso l’introduzione di due sistemi di controllo del consumo energetico: smart meters e smart grid.

Gli smart meter sono dei contatori intelligenti, la cui diffusione dovrebbe riguardare la metà delle famiglie coreane entro il 2016, e che segnaleranno agli utenti quando il consumo di energia risulta troppo elevato, cioè quando si sta sprecando. Quindi molto sta alla coscienza delle persone, ma se in tanti chiedono un cambiamento in ottica ecologica, lo sforzo deve essere fatto da tutti.
Le smart grid, invece, sono delle griglie energetiche intelligenti, in grado di spostare il flusso di energia da punti in cui ci sono accumuli ad altri dove c’è necessità, così da evitare cali di tensione e corti circuiti. Secondo gli esperti (o almeno una parte di essi), il fabbisogno energetico scenderebbe, riducendo la domanda di energia e di conseguenza la produzione; tutto questo, secondo calcoli forse arditi ma ben auguranti, potrebbe portare alla chiusura di una centrale nucleare. Ora, dopo le parole, speriamo vengano i fatti.