Ricordiamo a tutti i nostri amici lettori che questi diari inediti sono un’anteprima della serie di 8 documentari che andrà in onda su Rai Uno nel 2011

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[O12 – Martedì 15 giugno] Prima sfida della giornata: superare la dogana.
Sin dal primo mattino ci occupiamo delle pratiche doganali aiutati, fortunatamente, da Roberto Viganò che è stato mandato dall’Ambasciata Italiana a Khartoum per aiutarci a districare questa matassa burocratica.
Roberto conosce tutte le lingue locali e sa ben trattare con le autorità del posto, ci sarà davvero di grande aiuto.

Qui a Metemma salutiamo il gruppo di autisti Etiopi che ci ha accompagnato negli ultimi 10 giorni di avventura.  Il nuovo gruppo è formato da autisti di nazionalità sudanese reclutati da un caro amico, Maurizio Levi.

Incontriamo anche anche una persona davvero speciale: Roberto Lo Tauro.
Roberto è l’incaricato Iveco per il Costumer Care Sudanese che prende in consegna il camion che abbiamo rimorchiato fin qui da Addis Abeba. Senza rampe e senza carro attrezzi, si ingegna a trovare una soluzione per caricare su un camion merci il nostro veicolo da portare in assistenza a Khartoum: usa una rampa in terra che normalmente serve a caricare il bestiame.

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Varcato il confine ci rendiamo subito conto che in Sudan si respira un aria ben diversa rispetto a quella Etiope. E non è solo una questione climatica dovuta al caldo torrido che ci avvolge fin dai primi chilometri, è anche un fattore politico, di sicurezza: le autorità sono particolarmente attente e ci sconsigliano di fare filmati e foto fino a Khartoum.

Attraversiamo una zona semi-desertica animata da greggi di bovini e cammelli seguiti dai loro pastori che proviamo ad avvicinare e scopriamo essere di grande ospitalità. Questa la vera sorpresa del Sudan, da un lato autorità e regole rigide (qui vige la Shari’a), dall’altro una popolazione estremamente ospitale, colorata e sorridente.

Lungo il tragitto, a dire il vero non particolarmente esteso, sostiamo a più riprese per scambiare qualche parola con la popolazione. Il caldo inizia a farsi sentire ma ci dissetiamo con qualche tazza del caffè locale.
Già nel tardo pomeriggio raggiungiamo l’hotel, abbiamo infatti diviso in due tratte il viaggio tra il confine etiope e la capitale Sudanese.