Ricordiamo a tutti i nostri amici lettori che l’ultima puntata di questa serie andrà in onda Sabato 13 agosto e questo è uno sei diari che racconteranno quando avvenuto in questo ultimo tratto percorso dalla spedizione…
[O12 – Venerdì 18 giugno] Il mattino ci svegliamo presto nelle nostre tende arancioni ancorate sulla fine sabbia Sahariana. L’aria è ancora fresca, ben lontana dagli oltre 50 gradi che si raggiungeranno nel corso della giornata: questa è incidentalmente la settimana più calda dell’anno. Gli autisti Sudanesi arrivati a darci manforte dall’agenzia Maurizio Levi sono già svegli, meticolosi nel preparare la loro fumata mattutina di narghilè. Dopo abbondante colazione a base di karkadè caldo e freddo, siamo pronti per la partenza in direzione Merowe, dove visitiamo alcuni dei luoghi più interessanti del viaggio: le rovine Nubiane.
Questa antica civiltà, precedente a quella egizia, si estendeva dalla zona di Khartoum sino ad Aswan. Luoghi, all’epoca, probabilmente ricchi di verde su cui questa civiltà ha potuto svilupparsi fino ad essere una delle più antiche e complesse prima della nascita di cristo.
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Di notevole interesse le piramidi di pietra scura dove venivano seppelliti i re nubiani e che vennero scoperte da un nostro connazionale, Giuseppe Ferlini, che le decapitò per trovare l’ingresso. Neanche la storia lo premiò, considerandolo invece fino ai tempi più moderni un impostore che cercava di vendere falsi tesori spacciandoli per egiziani proprio per la troppa particolarità e grande differenza tra questi tesori e gli altri rinvenuti più a nord.
La visita, di grande interesse, prosegue per una serie di templi dedicati alle divinità nubiane, spesso uguali a quelle egiziane.
Il tempo stringe, ripartiamo alla volta di Karima dove saremo alloggiati in un bellissimo e particolare hotel in mezzo al deserto. Un solo inconveniente: la temperatura nelle stanze è costantemente… bollente, tanto che di notte alcuni di noi cercano di rinfrescarsi dormendo all’aperto.