[Overland 12 – Diario di Lunedì 24 Maggio 2010]

Gruppo Avanscoperta
cittadina di Surma Kibish

La giornata inizia, finalmente, con una buona notizia: Luca Tonti ed il suo gruppo del Customer Service Iveco con i ricambi per il nostro Musone-Dormitorio sono in largo anticipo sulla tabella di marcia e saranno da noi già questa sera!
Se riusciremo a portare il ricambio al campo base avremo a disposizione i due musoni 330.30 ed i loro verricelli. Se ci viene concessa un po’ di fortuna (ne siamo largamente in debito!) e con un po di sangue freddo per chi guida, potremmo riuscire a superare anche le zone più impervie per arrivare alla strada battuta.

Rimane da pianificare però come arrivare al campo! Il terreno è cosparso da sabbie mobili e con le continue piogge il fango non si è certo asciugato.
Il gruppo del Customer Service arriverà con un Daily 4×4 ma temiamo che non sia sufficiente per attraversare l’alto guado giù al fiume.
Una soluzione proposta potrebbe essere quella di andare con una decina di volontari di costituzione robusta per portare i ricambi a spalle, ma l’opzione è subito scartata perché troppo pericolosa.

Passiamo la giornata a meditare altre soluzioni, prendiamo contatti per organizzare la partenza ed acquistiamo scorte di acqua da portare al campo.

Scopriamo da alcuni locali che nelle vicinanze si sta svolgendo un torneo estremamente cruento chiamato “Donga” e organizzato da tutto il popolo Surma.
Questo palio è a dir poco affascinante nella sua meccanica ancestrale e nel grandissimo numero di partecipanti, colpisce però sopratutto per la sua efferatezza.

Nei giorni scorsi avevamo già notato sterminate mandrie di bovini guidate da uomini alti e robusti rigorosamente spogli ma con la pelle pitturata di terra bianca e marroncino, con un bastone e un elmetto di protezione e anche bandiere e stendardi per rappresentare il proprio villaggio di appartenenza.

Da come ci viene narrato questo torneo è l’evento più importante dell’anno per gli uomini non ancora sposati. Dopo un paio di settimane dal termine del raccolto le popolazioni Surma si radunano in un villaggio sempre diverso spostandosi di volta in volta col bestiame che funge da premio per i vincitori.

Sul terreno scelto per il torneo avviene un grande scontro tra tutti i guerrieri più valorosi e forti provenienti da tutto il territorio Surma. Brandendo i loro particolari bastoni iniziano a malmenarsi con colpi impressionanti. Le protezioni sono praticamente inesistenti, un caschetto ed un piccolissimo scudo sulle dita della mano rimasta libera. Alcuni tuttavia, con l’intento di dimostrare il proprio coraggio, si buttano nella mischia senza alcuna.

Ne consegue che la maggior parte dei guerrieri esce dagli incontri con grossi infortuni arrivando persino alla morte. Per la loro cultura tribale abbandonare il combattimento è un sinonimo di codardia e quindi di umiliazione di fronte all’intero popolo Surma li presente. Così preferiscono continuare ad essere colpiti fino allo svenimento pur di non darsi per vinti.

Ma il premio più ambito non sono gli animali, che sono comunque un ottimo ritorno, bensì la possibilità di scegliere e sposare la ragazza che più gli aggrada tra tutte le nubili delle popolazioni Surma. Anche i più valorosi guerrieri distintisi nel torneo vengono molto ben considerati dalle ragazze Surma, così anche loro non hanno particolari problemi nel conoscere nuove ragazze.

Ormai è buio pesto quando, terminata la cena, ci apprestiamo a coricarci nelle stalle ripulite dove siamo gentilmente ospitati. Nel silenzio della notte sentiamo in lontananza dei veicoli a motore. Corriamo fuori agitando le braccia all’impazzata: il Customer Service Iveco è finalmente arrivato con ben un giorno di anticipo. Gli accogliamo e facciamo preparare una cena calda.

il morale è alle stelle, domani andremo in ricognizione per vedere il da farsi. Se riusciamo ad arrivare al Campo Base Overland con i meccanici e i pezzi di ricambio finalmente sbloccheremo la situazione!
Pur non avendo ancora una soluzione in mano, siamo sicuri che la giornata di domani smuoverà qualcosa. L’improvvisazione è la miglior dote di tutti gli Italiani quindi qualcosa succederà! Vedremo!

Gruppo campo base
N 5° 32′ 44,19″ E 35° 39′ 45,81

Al risveglio serpeggia fra di noi un po’ di sconforto. Oramai i giorni di attesa iniziano a essere parecchi e un po’ di preoccupazione è più che legittima. Decidiamo così di riarmarci di tanta buona volontà e proviamo a riempire il buco che si trova davanti al campo base e che ci impedisce di proseguire.

Dopo ore di lavoro tra il recupero della legna, il trasporto di sassi e lo spostamento di terra asciutta, mettiamo in moto il Musone decisi a farlo passare dall’altro lato con l’idea di portare il Trakker con il verricello in un secondo momento. Ma non c’è niente da fare anche questi tentativi svaniscono nella nulla e nella delusione generale.

La buca è piena di acqua e l’impantanamento è inevitabile. Alla fine ci arrendiamo e riportiamo i camion nella loro posizione originale. A questo punto ci chiama però Beppe che ci annuncia che i tentativi di trovare un bulldozer sono finiti e quindi non ci resta che tornare da dove siamo venuti. Loro ripartiranno il giorno successivo con il Massif e poi tutti insieme torneremo indietro fino a Omorate.