Ricordiamo a tutti i nostri amici lettori che questi diari inediti sono un’anteprima della serie di 8 documentari che andrà in onda su Rai Uno nel 2011
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[O12 – Mercoledì 9 giugno]L’hotel in cui abbiamo passato la notte è in cima ad una collina, il panorama al mattino è fantastico: al sorgere del sole i due laghi separati da una montagna e la giungla, di un verde intenso, riflettono la luce rossastra del sole verso di noi. Uno spettacolo incredibile, condito da una sostanziosa colazione come non vedevamo più da mesi, sembra quasi di essere già tornati a casa.
Peccato però per l’ospite indesiderato, un maschio di babbuino, che è letteralmente schizzato sul nostro tavolo rubandoci dal piatto i toast e con altrettanta rapidità fuggito nella vicina foresta: che simpatico animaletto!
La mattinata si preannuncia irta di difficoltà: per arrivare ad Addis Abeba abbiamo bisogno di 1000 litri di gasolio da distribuire sui mezzi, ma purtroppo da giorni non arrivano rifornimenti dalla capitale e tutti i distributori sono a secco. L’unica soluzione rim ane quella di “affidarsi” al mercato nero.
Veniamo però a sapere da un nostro contatto ad Addis Abeba che il governo ha mandato una cisterna di carburante, essendo partita il giorno prima stimiamo che possa arrivare in città intorno alle 11. Mandiamo in giro alcuni “informatori” cercando di scoprire quali saranno i primi distributori ad essere serviti. Il risultato è tipicamente africano: L’autobotte viene dirottata per volere di un signore locale verso la zona più povera della città. Qui, al mercato nero, il carburante verrà venduto al miglior offerente tra tassisti, aziende e privati.
Filippo, aiutato da una guida, si occupa di recuperare il carburante di cui abbiamo bisogno, chiaramente non sarà affatto facile. La necessità di carburante dei locali spinge il costo a soglie davvero alte, inimmaginabili pure in Italia. Ad ogni travaso di carburante ne viene disperso tantissimo, anche questo fa salire il prezzo.
Riusciamo a spuntare un buon prezzo vista la grande quantità di carburante travasato in una sola operazione: 3,5 dollari al litro è l’ultimo prezzo. Una follia, causata dal monopolio dei criminali locali.
Nel primissimo pomeriggio completiamo il rifornimento e ripartiamo con un cospicuo ritardo sulla tabella di marcia.
Anche oggi attraversiamo pascoli di mucche e capre a perdita d’occhio, l’impressione è che gli allevamenti rispecchino una buona salute economica della zona. Comunque tutta questà prosperità ci porta a rallentare la marcia per i continui attraversamenti del bestiame.
Calata la sera viaggiamo ancora un paio di ore, poi gli autisti preferiscono fermarsi per riposare. Intorno all’accampamento però si sentono ululati di iene molto vicine, il che è ben poco confortante.
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