boris nemtsovMentre la morte di Boris Nemtsov è ancora avvolta nel mistero, sono arrivate le prime dichiarazioni di una sua cara amica, la bionda e giovane ecologista Evgenia Chirikova, la quale, senza paura, ha puntato subito il dito contro il premier russo Putin nel corso di un corteo in memoria di Nemtsov.

Quest’ultimo, che la Chirikova chiama affettuosamente Borja, è stato ucciso poco prima della mezzanotte del 27 febbraio sul famoso ponte Bolshoy Moskvoretsky di Mosca, praticamente di fianco alla piazza del Cremlino. Secondo la Chirikova, esistono più ragioni (sebbene nessuna prova concreta) che il mandante dell’omicidio sia Putin.

Prima di tutto è convinta che qualcuno stia boicottando le indagini perché, nonostante la zona sia una delle più controllate di Mosca, tra telecamere e testimoni, ancora non ci sono state svolte. Inoltre Nemtsov stava, proprio in quei giorni, organizzando una manifestazione di protesta contro Putin e il suo intervento militare in Ucraina, cercando di dimostrare il supporto di Mosca ai filorussi in Ucraina.

Un altro punto della contestazione di Nemtsov verteva sulla crisi finanziaria. E, alla domanda sull’effetto controproducente di un omicidio così eclatante, la Chirikova ha risposto che si è trattato di una dimostrazione di forza di Putin, per far capire che neanche una grande notorietà può impedire una fine tragica a chi si oppone al regime. La bionda ecologista ha però glissato sulle domande riguardo la giovanissima modella ucraina, che era in compagnia di Nemtsov la sera dell’omicidio (e la cui testimonianza è contrastante), affermando che ognuno ha diritto a gestire come vuole la propria vita privata.