pomFairy Meadows (prateria fatata), il campo base a quota 3.300 metri del Nanga Parbat, è un territorio particolarmente suggestivo per diverse ragioni. Dal punto di vista naturale regala paesaggi mozzafiato, permette l’incontro con le ospitali popolazioni locali ed inoltre è l’unica vetta, oltre gli 8.000 metri, situato totalmente in territorio pakistano.

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Il trekking prevede una prima parte in auto, da Islamabad e Chilas, attraverso la suggestiva Karakorum Highway, una delle strade più alte del mondo. Chilas è stato una dei più famosi crocevia commerciali dell’Oriente, che per millenni ha rappresentato il luogo di sosta di viaggiatori, pellegrini e commercianti.

In questa parte di territorio merita una visita la Valle degli Hunza, abitata dall’omonima popolazione; la capitale Karimabad è un suggestivo alternarsi di campi coltivati e fiumi, le cui acque sono ricche di minerali; per questo motivo, probabilmente, gli abitanti del luogo non sono solo longevi ma anche in ottime condizioni di salute.

Altra valle importante è il Gilgit, a quota 1.200 metri, spettacolare in primavera al fiorire dei numerosi fruttati che qui vengono coltivati. Da qui, ancora in auto, si prosegue verso il villaggio di Tato, abitato dalla curiosa popolazione dei Kohistani, la cui peculiarità è quella di essere un miscuglio di più razza, come quella cinese, mongola, iraniana, indiana e turca.

Da Tato, a piedi, si parte per il trekking verso Fairy Meadows, il campo base a quota 3.300 metri del Nanga Parbat; all’arrivo si viene accolti da una prateria bellissima, con una foresta di betulle, abeti e pini nani; suggestiva la vista sulla parete nord occidentale della montagna.

Il periodo consigliato è quello estivo, con partenze fino a settembre per poter godere delle migliori condizioni climatiche in alta quota.

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