caesar salad

La pita è il pane piatto stile focaccia tipico della Grecia e di altri paesi del Medioriente, dove si usa per accompagnare cibi cremosi come l’hummus (la morbidezza lo rende perfetto per raccogliere le salse) o anche come base per il famoso gyros, l’equivalente greco del kebab. L’aspetto ricorda il pane arabo anche se, rispetto a quest’ultimo, la pita è più piccola e ha forma ovale.

La preparazione richiede una doppia lievitazione ma esiste anche una variante non lievitata. In commercio peraltro si trovano diverse varianti di pita, più o meno morbide e di differente spessore. Farle in casa serve ad evitare la presenza di additivi chimici, che a livello industriale vengono aggiunti per rallentare il processo di degenerazione. La pita si cuoce in forno ma se la preparate in casa ed è estate potete anche provare la cottura in padella.

Ecco gli ingredienti per otto persone:

500 gr di farina

300 gr di acqua

20 gr di lievito di birra

2 cucchiaini di sale

Olio q.b.

Prima di tutto sciogliete il lievito in una ciotola con acqua tiepida. Unite la farina e poi il sale e impastate. Formate un unico panetto e lasciate lievitare per almeno un quarto d’ora. Dividete l’impasto in otto palline singole e schiacchiatele una ad una. Lasciate i dischi così ottenuti a lievitare per circa trenta minuti. Spennellate con olio la superficie e fate cuocere in forno già caldo a 250° per 5 minuti. Si potrà vedere che l’impasto gradualmente si stacca dalla base e si gonfia per effetto del calore. Quando inizia a colorirsi può essere tolto dal forno e fatto raffreddare prima di servire.

Per la cottura in padella scaldate una piastra antiaderente, ungetela leggermente di olio con un tovagliolo di carta e cuocete il pane pita. Appena in superficie vedrete delle bolle è pronto per essere girato dall’altro lato. Se non volete usare il lievito sostituitelo con acqua frizzante per garantire che il dischetto si gonfi. Per otto pita quindi, oltre agli ingredienti di cui sopra, servirà l’acqua frizzante. E’ importante che questa sia bella fredda di frigo. Per il resto il procedimento resta lo stesso descritto sopra, inclusa la doppia lievitazione. Il fatto di non usare il lievito rende la pita più digeribile e leggera ma anche più insapore e neutro e infatti questo impasto può essere anche farcito con creme dolci.