L’esplorazione dell’Artico è un sogno che affascina l’uomo da centinaia di anni: già nel 1500 gli inglesi iniziarono la corsa al Polo per cercare un accesso via mare a Nord-Est. Seguirono poi americani e norvegesi.
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La spedizione che è rimasta nella storia è quella del grande esploratore norvegese Roald Amundsen che nel 1926 sorvolò il Polo Nord a bordo del dirigibile Norge (insieme all’americano Ellsworth e all’italiano Umberto Nobile).
Oggi è possibile rivivere l’emozione di guardare il polo nord dall’alto anche senza essere esploratori professionisti. Grazie alle nuove tecnologie è possibile prendere parte a spedizioni organizzate in elicottero. Dall’Italia si arriva prima a Oslo, dalla capitale norvegese si prende poi un volo per Longyearbyen, capitale delle Isole Svalbard (Spitsbergen). La tappa successiva è quella di volare fino al Barneo Ice Camp, la Base Barneo alla Calotta Polare Artica (ci si impiegano circa 2 ore e 30 minuti con AN-74 aircraft). E’ questa la base da cui partono le diverse esplorazioni del Polo Nord, incluse quelle con gli sci fino al punto più settentrionale della Terra, con interessanti skitrekking.
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Con l’elicottero MI-8 si arriva in 40 minuti fino al Polo Nord geografico situato a 90° gradi di latitudine Nord. Si atterra sul pack (strato di ghiaccio marino derivato dallo sgretolamento della banchisa), che si muove ogni ora. Scesi a terra ci si trova circondati da un paesaggio surreale. Una meta che si raggiunge una volta nella vita.
Un telefono satellitare permette anche di telefonare a parenti e amici direttamente dal Polo Nord. Dopo un paio d’ore si fa rientro al Barneo Ice Camp.
Solitamente i tour prevedono un paio di giorni di tempo nel caso in cui le condizioni meteo impediscano di volare il primo giorno. In generale si consiglia di prenotare questo tipo di spedizione avventurosa solo se si hanno a disposizione date flessibili perché sempre per le condizioni del tempo, la partenza può slittare di qualche giorno. Per il resto non occorre una specifica preparazione perché si è sempre seguiti da guide professionali. Serve solo pazienza, spirito di adattamento e voglia di avventura.
Non si tratta certo di un viaggio “comodo”: al Polo le temperature fanno registrare minime tra i -25° C ed i -45° C. Ovviamente viene fornito l’abbigliamento e l’attrezzatura specifica (stivali, pantaloni, cappotto, muffole, berretto).
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