Update 2 aprile: Vorrete scusarci questo piccolo pesce d’aprile, da oggi (2 aprile) torniamo subito nell’Avventura! Pubblicheremo prima un approfondimento sulla bellissima Namibia e nel tardo pomeriggio il diario del 21 marzo con l’arrivo a Capo di Buona speranza: il traguardo della prima metà di Overland 12!
Gli indizi:
- Vis: Pesce in lingua Afrikaans (in realtà la spiaggia è nei pressi di capo di buona speranza)
- Zeebrasem: Sarago in lingua Afrikaans (non esiste nessuna università Zeebrasem)
- Kabeljou: Merluzzo in lingua Afrikaans (non esiste nessun prof. Kabeljou)
- Il nome in Afrikaans di questo fantomatico pinguino è cliccabile e porta ad un traduttore Afrikaans-Italiano
Oggi sospendiamo per un momento la pubblicazione dei diari per darvi notizia di una scoperta che ci ha visto inconsapevolmente protagonisti.
Nei giorni scorsi visitando la famosa spiaggia della riserva marina di Vis a 100km da Capetown abbiamo trovato una piccola colonia di pinguini intenta a gironzolare sulla sabbia. Tra questi, un gruppetto in particolare ha attirato l’obiettivo del nostro fotografo. La particolarità che tanto ha attratto il nostro fotografo era la presenza di due piccole macchie di color rosa poco sopra gli occhi dei pinguini. Per forma e posizione ricordano una sorta di curiose sopracciglia.
Il giorno successivo era prevista una visita presso l’Università Zeebrasem di Capetown famosa per la sua avanzatissima facoltà di Biologia Marina che ospita uno dei più grandi acquari universitari del mondo. Così, cogliendo l’occasione, il nostro fotografo porta all’attenzione del Prof. Mike Kabeljou, ordinario di Bentonologia Marina, le immagini scattate alla spiaggia di Vis.
Il Professor Kabeljou rimane assolutamente senza parole di fronte alle immagini proposte: non aveva mai visto un pinguino con una caratteristica del genere.
Immediatamente richiama alcuni studenti e ricercatori ed organizzano in tutta fretta una spedizione alla spiaggia di Vis per verificare di persona la situazione. Ci dice infatti che per i pinguini è un periodo di migrazione, dunque non c’è tempo da perdere. Mentre noi concludiamo la visita il gruppo di ricerca è già per strada.
Nel tardo pomeriggio riceviamo una telefonata, è il Prof. Kabeljou che ci conferma di aver ritrovato la stessa colonia e ci da notizia che, si, effettivamente si tratta di un nuovo genere di pinguino non ancora codificato.
Nel team della nostra spedizione si festeggia con una certa incredulità per una così fortuita scoperta. La sera stessa veniamo raggiunti da un entusiasta Kabeljou che insieme al suo gruppo di ricerca si unisce ai festeggiamenti.
Questa mattina ci viene comunicato che il nome scelto per questo nuovo genere di pinguino è Pikkewyn Pienk Wenkbroue che in lingua Afrikaans non significa altro che Pinguino dalle Sopracciglia Rosa.
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