– Puntata 2 –
In prima visione 12 Luglio 2017
Overland 18 – Ucraina dell’Est – Russia
L’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR), che ha autorizzato il nostro ingresso nella zona di conflitto nell’estremo Est ucraino, ci accompagna lungo un percorso tortuoso, battuto da ogni sorta di mezzi militari. L’arrivo nella zona normalmente vietata al transito già presenta i segni di un disastro annunciatoci ieri. Andiamo a Stanytsia Luhanska, dove la guerra colpisce tutti i giorni. Fori di proiettile e mortai, case distrutte, bruciate o bombardate che impressionano solo all’idea che il disastro sia a due passi dall’Europa.
Il viaggio continua affrontando l’inverno russo nel tratto di strada che ci separa da Mosca, che possiamo raggiungere in giornata anche se alla dogana con l’Ucraina troviamo notevoli resistenze.
Mosca è diventata una delle più belle, ammirate, e richieste città europee: musei, opere d’arte e architettoniche di grandezza faraonica, la vita frenetica e la voglia dei giovani di uscire dalla chiusura mentale ereditata dal periodo sovietico. L’orgoglio del passato militare è celebrato da monumenti alle vittorie contro i Mongoli, i Francesi di Napoleone, e i tedeschi di Hitler, mentre l’animo socialista è rappresentato da falce e martello che svetta sulla statua in mano all’operaio e alla contadina.
Proseguiamo verso il Mar Caspio, dove incontriamo i Cosacchi, una popolazione legata alla tradizione e alla religione, qui ancora cristiana ortodossa. Ci prepariamo a visitare le terre del “Grande Gioco” che si è sviluppato nel 1800 ed è proseguito con la Guerra Fredda e le strategie di potere che tutt’ora stravolgono i Paesi del Centro Asia, Afghanistan in primis.
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