– Puntata 7 –
Lunedì 19 Agosto 2013 – ore 23:15 RAI1
Overland 14 – Russia Caucasica 1

Inizia l’esplorazione delle Repubbliche russe a nord del Caucaso, resa difficile e problematica dal persistere di conflitti e dalle difficoltà burocratiche nell’ottenimento dei permessi di transito. Raggiungiamo la catena del Caucaso Maggiore lungo la storica e leggendaria Strada Militare Georgiana, per scavalcare il Passo delle Croce (2.300mt) e scendere nella valle di Stepans Minda, terre di miti e leggende. Il passaggio della frontiera tra Georgia e Ossezia del Nord corrisponde alla Gola di Dariali, la porta degli Alani, uno dei canyon più spettacolari del Caucaso, che passiamo indenni dopo aver risolto non facili problemi burocratici. La valle fra le due dogane è per una decina di chilometri terra di nessuno. Ma dove siamo esattamente, in Asia o in Europa?

In Ossezia del Nord rendiamo omaggio alla statua di San Giorgio, protettore nazionale e versione cristiana dell’originaria divinità mitologica, il nardi Mastirgi, meta di pellegrinaggio da ogni parte della repubblica. Risaliamo quindi la valle per visitare un angolo di Far West, la città morta di Sadon con le sue miniere di piombo e argento ormai abbandonate. Ci dirigiamo quindi verso le pendici del Kazbek, angoli di Medioevo Evo sullo sfondo di cime ghiacciate di oltre 5.000 metri, ed ecco l’incredibile Città dei Morti presso Dargavs, un cimitero formato da decine di tombe familiari dalla caratteristica forma di trullo. A Vladikavkaz, l’elegante e ordinata capitale osseta, assistiamo alle funzioni della chiesa ortodossa, alle prove del corpo di ballo dell’Opera e agli allenamenti di lotta greco-romana, lo sport nazionale. Non mancherà un toccante ed emozionante momento di raccoglimento nella visita al cimitero e al memoriale della Scuola di Beslan, dove nel settembre 2004 un gruppo di terroristi ceceni occupò l’edificio sequestrando circa 1200 persone tra adulti e bambini, il preludio di un massacro con la morte di centinaia di persone, fra le quali 186 bambini.

Pare impossibile proseguire verso est ed entrare in Inguscezia e Cecenia, le zone più travagliate dal terrorismo islamico, e a malincuore continuiamo il nostro viaggio verso ovest e la confinante repubblica di Cabardino-Balcaria. Il tempo di visitarne la capitale Nalcik, ed ecco l’inaspettata sorpresa: il permesso di entrata in Cecenia, occasione davvero unica e imperdibile per essere tra i primi occidentali a documentare dal vivo le conseguenze delle due guerre con la Russia. Ritorniamo quindi sui nostri passi per affrontare l’esperienza più avventurosa del viaggio nel Caucaso.

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Overland 14 Caucaso: Popoli e Culture tra Europa e Asia

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