reducetarianiUna parola non semplice da pronunciare e addirittura impossibile da comprendere, almeno se non si approfondisce il contenuto che sta dietro ad essa. I reducetariani, o riduciani, il cui termine deriva dall’inglese reducetarian, sono i seguaci di un movimento alimentare in forte ascesa.

Fondato da Brian Kateman e Tayler Alterman, si propone di diffondere la dottrina del suo consumo limitato di carne e latticini, sensibilizzando le persone sulla qualità piuttosto che sulla quantità. Quindi non si tratta di vegetariani o di vegani, ma semplicemente di persone con una coscienza ambientale e salutare, che non vogliono privarsi di nulla, ma sono consapevoli che stiamo per giungere ad un punto di non ritorno.

Il consumo di carne e latticini è infatti troppo elevato e questo comporta trattamenti disumani per animali in batteria, oltre che gravi danni per la nostra salute. I due fondatori del movimento sono ricercatori della Columbia University e hanno già ottenuto 15.000 dollari, grazie ad una campagna di crowdfunding, per il loro piano di divulgazione del pensiero reducetariano.

Il concetto è molto semplice: si mangia tutto, in quantità ridotte, ma in qualità elevate, si vive bene, in salute, nel maggior rispetto di animali ed ambiente. È la soluzione piuttosto ovvia al problema dello sfruttamento animale, e forse non servivano neanche degli scienziati per pensarla, ma per metterla in pratica e soprattutto per sensibilizzare le persone, è necessaria un’accurata campagna di divulgazione.