risolto il mistero della neonata scomparsa in Australia nel 1980L’Australia è una terra magica ed affascinante, ricca di misteri, soprattutto naturali, tramandati dall’affascinante cultura aborigena. Ma l’Australia nasconde anche alcuni (pochissimi in verità) misteri irrisolti che riguardano la scomparsa di persone. Uno fra questi è durato per ben 32 anni e si è protratto attraverso inchieste e tribunali, per giungere quindi ad un verdetto finale: la neonata (Azaria di 9 settimane) che sparì nel nulla, mentre era in campeggio con la madre nello spettacolare deserto che circonda il Parco Nazionale di Uluru, la roccia sacra (conosciuta anche come Ayrs Rock) agli aborigeni e meta di pellegrinaggio per tutti i turisti che visitano l’Australia.

Era il 17 agosto 1980 e la mamma di Azaria si era allontanata per pochissimi minuti e al suo ritorno nella tenda non aveva più ritrovato la piccola. Il corpo il realtà non è mai stato rinvenuto e la donna, Lindy Chamberlain, fu subito accusata di omicidio e di occultamento di cadavere. L’attenzione sulla storia si è mantenuta viva negli anni e, alla fine, dopo una straziante attesa, il coroner ha stabilito che non poteva sussistere altra ipotesi differente all’aggressione di uno o più dingo (cane selvatico diffuso nelle zone desertiche dell’Australia), che avrebbero sbranato il corpo della piccolina. Per la mamma resta lo strazio per la perdita di una figlia e una vita distrutta dai sensi di colpa e dalle numerose accuse di aver commesso un atroce omicidio. L’Australia è uno dei posti più sicuri nel mondo, ma è anche uno dei più selvaggi, ed è per questo che particolari fatti di cronaca vengono avvolti in una coltre di mistero.