Km.147,
Media 28.3 in 6 h. 05’
Dislivello 700 mt

.“Meno dieci!” E’ con questo grido liberatorio che lancia tutto il gruppo a beneficio della telecamera che iniziamo la discesa verso Xi’an. In effetti, proprio da oggi, ha inizio il conto alla rovescia: mancano infatti “solo” dieci tappe all’arrivo a Pechino. A proposito di discesa. Subito dopo il casello di uscita dalla città, la strada inizia a salire verso un colle di 1400 metri tagliato da due gallerie. Passiamo senza problemi la prima protetti come al solito dai pulmini, ma troviamo la seconda a senso unico alternato probabilmente per dei lavori in corso. Noi ovviamente siamo nel senso sbagliato e così sulla strada si è formata una fila chilometrica di centinaia di camion carichi di carbone in attesa del proprio turno di passaggio del tunnel. Turno che non sembra arrivare mai. Qui c’è poco da scherzare e da ingaggiare competizioni. Risaliamo la colonna di camion facendo bene attenzione a quelli che scendono a forte velocità e attraversiamo il tunnel seguendo un furgocino che ha osato entrarvi contromano I nostri pulmini rimarranno invece bloccati per più di due ore fino a quando la polizia darà loro il permesso di superare la colonna e di evitare il blocco della galleria salendo fino sulla cima del colle. Il resto della tappa non ha storia e si svolge su di una autostrada fino a quando, ad una quarantina di chilometri dal centro di Xi’an, siamo fagocitati dall’immensa area urbana di otto milioni di abitanti: chilometri e chilometri di vialoni, tangenziali, svincoli, flussi di traffico intensi e disordinati. Il premio è un hotel a quattro stelle situato proprio a ridosso del centro storico racchiuso da una cerchia di mura dal perimetro di 14 chilometri. Siamo nella capitale storica della Cina, l’antica Chang’an, la Roma cinese, dove dopodomani arriveranno in visita turistica anche i nostri parenti. Nella giornata di riposo andiamo a visitare la tomba di Chin Shi Huangdi, il primo imperatore cinese, difesa da un incredibile esercito di soldati di terracotta.