Conosciamo il Medioriente come una terra calda, non solo dal punto di vista politico, ma anche climatico e la immaginiamo tale durante tutto l’anno. In realtà non è così, perché gli inverni sono freddi, a volte addirittura gelidi, anche lì. Per questo motivo, le popolazioni hanno appreso, nel corso dei secoli, l’arte di preparare delle bevande gustose e in grado di riscaldare. Uno di queste è il Sahlab, ottenuto dall’amido del bulbo di orchidea, l’Orchis Mascula.
L’amido, acquistabile anche in polvere, serve a dare consistenza al latte, assicurandogli un sapore unico. Nella ricetta originale, i tuberi di Orchis Mascula vengono bolliti, essiccati e poi macinati fino a diventare polvere che, cotta nel latte, lo rende una crema densa. Il sahlab è noto sin dai tempi antichi come un alimento di alto valore nutritivo per le persone invalide e come una medicina per le irritazioni da gastrite. Inoltre, siccome i tuberi venivano assimilati, per immagine, ai testicoli della volpe, il sahlab era considerato una considerato una bevanda afrodisiaca. Facilmente, realizzabile in casa con polvere di radice venduta in bustine anche nei supermercati, bisogna tenere in considerazione che l’Orchis Mascula è in pericolo di estinzione, per cui l’acquisto al momento non è poi così semplice, oltre che eticamente scorretto. Nonostante possa venire meno l’effetto afrodisiaco o quello nutrizionale, è possibile realizzare un ottimo sahlab grazie ad amido di mais e all’acqua di rose. Vediamo subito la ricetta allora!
Ingredienti per 4 persone:
• 2 cucchiai di amido di mais
• 1 litro di latte
• 3 cucchiai di zucchero
• 2 cucchiaini di acqua di rose
• 2 cucchiai di pistacchi tagliati finemente
• cannella per spolverare
Preparazione:
Mischiare l’amido con 125 ml di latte, bollire il resto del latte con lo zucchero, quindi continuare a fuoco lento. Aggiungere il composto di amido e latte e mescolare per bene fino a che scompaiono i residui sul fondo. Cuocere a fuoco lento per 10 minuti, girando costantemente per evitare la formazione di grumi. Aggiungere l’acqua di rose, girare ancora e servire in quattro tazze, decorando con i pistacchi tritati e cannella spolverata.