Filippo Tenti, figlio d’arte dell’esploratore italiano Beppe Tenti, è leader e organizzatore della salita al monte Kilimangiaro attraverso la Via Marangu. Il gruppo, composto da partecipanti internazionali, sarà accompagnato, oltre che da Filippo Tenti, anche da guide alpine professionali e compirà la salita sul “tetto d’Africa” seguendo la Via Marangu, uno dei percorsi (oltre alla Via Machame e alla Via Rongai) utilizzati per raggiungere quota 5895 metri.
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La Via Marangu è la più semplice perché comoda e dotata di rifugi; per percorrerla sono necessari una buona salute, capacità di adattamento, abitudine a camminare ad alta quota e tanta passione per la natura. Il Monte Kilimangiaro è un’icona dell’Africa, così suggestiva da aver ispirato scrittori e pittori di tutte le epoche; la sua figura con la cima innevata fa da sfondo alla savana arida, abitata da giganti come le giraffe, i rinoceronti o gli elefanti.
Filippo Tenti accompagnerà il gruppo alla scoperta del Kilimangiaro per un totale previsto di circa sei giorni di cammino (cui si devono sommare almeno altri due giorni per i viaggi dal e per l’Italia). Il percorso, come accennato, non è impegnativo e permette di vedere gradualmente cambiare la vegetazione, passando dalla foresta alle brughiere alberate, fino a raggiungere la parte desertico-vulcanica (chiamata La Sella), a quota 4.700 metri. La vetta, Uhuru Point, situata a 5.895 metri, è probabilmente il punto più duro da raggiungere, con una salita di circa un’ora e mezza. La discesa, piacevole e suggestiva, si percorre in tutta tranquillità in una giornata.
La salita al Kilimangiaro Via Rongai è anch’essa semplice e non richiede particolari conoscenze di montagna, ma tanta passione, buona salute e spirito di adattamento. Anche qui i rifugi sono comodi e in discesa si percorre la Via Marangu. Uno dei momenti più entusiasmanti da vivere durante questo percorso è la vista sul Kibo e sui ghiacciai orientali situati sul bordo del cratere. La salita al Kilimangiaro Via Machame è invece considerata la strada più bella, ma anche particolarmente impegnativa e sprovvista di rifugi, per cui il pernottamento avviene in campi tendati. La discesa viene eseguita attraverso la Via Mweka, dalla quale è possibile godere dei magnifici panorami sulla pianura sottostante.