il mare non vale una cicca? Progetto Si parla spesso dell’inquinamento delle acque, ma un mare pulito dipende anche dalla spiaggia e qui gioca molto la coscienza degli abitanti e dei turisti. Uno dei problemi più comuni e troppo spesso sottovalutato è quello dei mozziconi di sigaretta abbandonati in spiaggia. Se vediamo una persona lanciare una carta sulla sabbia magari ci indigniamo (alcuni purtroppo non si stupiscono neppure di questo) ma se un fumatore lascia cadere il mozzicone di una sigaretta chi se ne cura? E’ vero che purtroppo molte spiagge non sono attrezzate con appositi recipienti per i mozziconi e quindi si butta a terra per evitare incendi nei cestini con la carta. Ma allora davvero “il mare non vale una cicca”? Questa è la domanda provocatoria da cui parte la campagna di cui si è fatta promotrice e madrina l’attrice Margherita Buy. Un progetto targato Marevivo e JTI. L’obiettivo è quello di eliminare dalle spiagge i mozziconi di sigaretta lasciati dai bagnanti. Statisticamente sono migliaia le cicche che ogni giorno vengono lasciate in spiaggia: queste determinano il 40% di tutto l’inquinamento solido marino (molto più delle bottigliette di plastica). Ogni mozzicone impiega non meno di 5 anni a biodegradarsi. I volontari attivi il week end del 6 e 7 agosto sono circa mille: lo scopo è quello di pulire le coste italiane consegnando posaceneri tascabili riutilizzabili. Ai fumatori verrà rilasciato anche un manuale con consigli utili per inquinare meno in spiaggia. I volontari si muoveranno a piedi e in gommone. Il direttore generale di Marevivo, Carmen di Penta, spera che questo possa sensibilizzare i bagnanti su un problema purtroppo spesso sottovalutato. In mare lasciamo solo le impronte dei nostri piedi…!