tensione egittoÈ senza pace l’Egitto, i morti continuano ad aumentare e l’escalation di violenza non fa presagire alcunché di buono. E mentre nel paese sembra ormai materializzarsi lo spettro della guerra civile, arrivano notizie sempre più funeste; sembra infatti che almeno 36 prigionieri islamici siano morti durante un tentativo di fuga, mentre venivano trasferiti in una prigione fuori da Il Cairo.

All’inizio il ministro degli Interni aveva collegato la morte delle 36 persone ad uno scontro sul campo, dichiarando che gli uomini erano morti nel corso di una sparatoria. I Fratelli Musulmani, invece, hanno descritto l’episodio come un assassinio a sangue freddo. Gli ambasciatori dell’Unione Europea hanno in agendo un incontro per discutere lo stato di crisi in cui versa al momento l’Egitto e che, per ora, ha provocato la morte, ufficialmente, di almeno 830 persone. Domenica, il capo delle forze armate egiziane aveva affermato che “in Egitto c’è posto per tutti’, includendo quindi anche i sostenitori del deposto presidente Mohammed Morsi, ma che c’è anche bisogno di rivedere la loro posizione nel contesto nazionale. Il Generale dell’esercito Abdul Fattah al-Sisi ha anche avvertito che i militari non tollereranno disordini. Purtroppo dall’Egitto riceviamo solo notizie parziali, che però sono sostenute e rese credibili dall’ufficialità, e dichiarazioni di generali e comandanti dell’esercito; notizie provenienti dall’altra parte vengono invece considerate solo come voci e per questo motivo non attendibili. Sembra di vedere un film già visto, un presidente rimosso, un popolo che si rivolta, tanti morti e poi..chissà, l’intervento del “buon” Occidente a risolvere tutto e a riportare la “democrazia”.