[lunedì 18 e martedì 19 gennaio] Lasciamo Lere alle 5 del mattino alla volta di Tombouctou dove ci attende un giorno di “riposo” e visita alla città per domani.

La distanza da compiere è di poco inferiore ai 300 Km, vista l’importanza del collegamento pensavamo di cavarcela in poche ore immaginando una pista in ottime condizioni. Purtroppo non è così, ci troviamo davanti una pista decisamente impegnativa.

Fortunatamente la bella giornata di sole con 36° ed un buon vento ci mantiene di buon umore. Ci fermiamo per il pranzo con la nostra guida che rivela delle inaspettate abilità culinarie.

Il trasferimento, sempre sotto l’occhio attento della nostra scorta armata (qui con tanto di mitragliatrice pesante), termina alle 19 con l’arrivo in Tombouctou.
Parcheggiamo i camion e troviamo una gomma a terra sul Trakker, decisamente sfortunati gli ultimi due giorni per il nostro bestione. Poco male, ormai siamo arrivati e penseremo alla gomma domani nel “giorno di riposo” dove era già prevista una manutenzione generale su tutti i veicoli.

Stanchi ma soddisfatti di aver la leggendaria Tombouctou andiamo a dormire curiosi di vedere cosa ci riserverà la visita della città.

Il giorno successivo (martedì 19) è la prima sosta dalla nostra partenza dall’Italia di due settimane fa. Sosta si fa per dire, perchè comunque c’è lavoro un po per tutti, sopratutto per gli autisti/meccanici che devono fare la manutenzione programmata ai mezzi.

La giornata ovviamente è dedicata anche alla visita della bellissima Tombouctou che da vent’anni, insieme alla sua regione, è iscritta tra i patrimoni dell’umanità UNESCO. Grande centro della diffusione dell’Islam sin dal 15° secolo. La moschea di Sankore, madrasa principale spesso definita come università di Sankore, è stata il fulcro dello studio islamico: all’apice questa sola madrasa aveva 25.000 studenti su 100.000 abitanti (Tombouctou oggi ha circa 40,000 abitanti) ed una biblioteca che vantava tra i 400/700 mila volumi, seconda solo a quella di Alessandria. Tutto questo faceva di Tombouctou e la sua Sankore i principali centri della diffusione dell’Islam tra il XII e XIV secolo.

Di quei fasti oggi resistono molti edifici, la stessa madrasa di Sankore (se pur ormai di piccole dimensioni) ed un patrimonio che si stima in circa 100.000 volumi oggi in possesso di privati.
Nella nostra visita alla città di Tombouctou veniamo, per l’appunto, invitati alla visione di una importante collezione privata di testi risalenti al XV secolo.

La visita è poi proseguita col mercato che ci ha riservato incontri con un artigianato per le maschere tipiche della cultura locale. Infine un breve giro nei dintorni della città sulle tracce delle carovane del sale.