india tragediaIl bilancio delle vittime, non ancora definitivo, parla di 91 vittime, per lo più donne e bambini, durante i festeggiamenti di una cerimonia indù presso il tempio di Ratangarth a Datia, nello stato indiano di Madhya Pradesh. La maggior parte dei decessi è stata causata dallo schiacciamento della folla, mentre altre persone hanno perso la vita gettandosi dal ponte vicino al tempio, nel tentativo di fuggire. Sembra che la fuga precipitosa sia stata provocata dalla notizia che il ponte, sovraffollato, stesse per cedere.

In città si erano radunati centinaia di migliaia di pellegrini per le celebrazioni e sembra che solo sul ponte ce ne fossero almeno duemila. Il ponte in questione è lungo circa 500 metri ed era stato ricostruito di recente in seguito ad un crollo nel 2007, dovuto ad un altro affollamento oltre i limiti di sicurezza. Secondo alcune fonti, sembrerebbe che il panico sia stato provocato dalla polizia nel tentativo di tenere sotto controllo la folla usando dei manganelli. Le squadre di ricerca stanno tentando in tutti i modi di recuperare i corpi caduti nel fiumi ed eventualmente qualche disperso superstite, anche se al momento le speranze di successo sono ridotte al lumicino. I festival indù sono famosi per provocare fughe precipitose della folla, per diversi motivi e gli incidenti sono una costante; basti pensare che negli anni passati si sono verificate dozzine di morti per tragedie simili. Nel 2011, ad esempio, ci furono oltre cento vittime durante le celebrazioni indù nello stato di Kerala e, nel 2008, all’interno della fortezza di Jodhpur Mehrangarh, presso il tempio Chamunda Devi, persero la vita 220 persone, sempre a causa di una ressa incontrollata.