Il lungo ponte di Pasqua, che parte dal 19 aprile e si conclude il 4 maggio (comprendendo anche 25 aprile e 1° maggio) permette di passare delle vacanze davvero uniche, come un trekking in Nepal, attraverso l’antico valico del Kumbu-La, a 5.700metri di altezza. A guidare gli avventurosi camminatori ci saranno guide d’eccellenza come gli sherpa, “gli uomini dell’est”, che da tempo immemore percorrono queste montagne, conoscendone ogni aspetto.
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Il trekking è uno dei più appaganti del Nepal: già il punto di partenza è un’avventura in sé. Dopo essere sbarcati nella capitale Kathmandu (il “Tempio di legno”, merita una visita di almeno un paio di giorni) si giunge in aereo presso Lukla, un piccolo villaggio famoso per il suo impervio aeroporto, fatto costruire da Sir Hillary, il primo alpinista a scalare l’Everest nel1953, e con la pista da poco asfaltata e particolarmente corta (a rendere tutto più difficile c’è anche il fatto che, prima della pista c’è un muro).
Un’esperienza che fa da apripista a tutte quelle fantastiche sensazioni che si vivranno di lì a poco, quando comincerà il trek del Khumbu-La, che si svolge all’interno del Parco Nazionale dell’Everest (Sagarmatha National Park); i villaggi che si incontrano durante il cammino sono tutti suggestivi e pregni di cultura e tradizione. Tra i più famosi si segnalano Namche Bazar e Khumjung, dove fu costruito il primo ospedale della zona, sempre ad opera di Sir Hillary. Da Khumjum si giunge a Tengboche, sede di un monastero posto di fronte alla spettacolare vetta dell’Ama Dablam (6814 metri); ad esso segue Pangboche, nel cui gompa (tempio buddista) si dice fossero custoditi mano e scalpo di uno yeti. L’ultima destinazione è Dingboche, caratterizzata dalla presenza di una vegetazione rada; da qui comincia la discesa, seguendo un percorso sempre spettacolare e foriero di nuove emozioni.
foto di ©Anna Bobbi