L’Uzbekistan è una terra conosciuta ma difficile da identificare: è più che altro un nome per noi occidentali, ma che conserva una storia e un passato unico.
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L’Uzbekistan, con i suoi antichi centri carovanieri, era uno dei punti nevralgici lungo le Vie della Seta, soprattutto Samarcanda, una delle città più vecchie al mondo (circa 2.700 anni) e riconosciuta oggi come patrimonio UNESCO.
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In Uzbekistan, però, non si riscontrano solo tradizioni millenarie e suggestive sensazioni, ma anche natura e architettura veramente notevoli. Oltre ad ammirare la bellezza di Samarcanda, Bukhara e Khiva, si resta ammaliati dalla possenza della catena del Tien Shan, i monti celesti, e dal fascino selvaggio di territori inesplorati, regno incontrastato dei nomadi Kazakhi e Kirghisi.
Un viaggio in Uzbekistan di una settimana è sufficiente a scoprire i luoghi culto di questa terra meravigliosa e affascinante. Ovviamente la visita si concentra sulle città uzbeke, le testimoni di millenni di culture che qui si sono incrociate e hanno lasciato il segno.
Khiva presenta una serie di belle e geometriche madrase (scuola coraniche) e storici palazzi: la madrasa Allakuli Khan, la madrasa Muhammad Amin Khan, il palazzo Kunja-Ark, Kelte Minar, il mausoleo Pakhlavan Mahmud, il Minareto e la madrasa Islam Khoja, la madrasa Muhammad Rahimkhan, Juma Masjid ed il Palazzo Tash Hovli. Dopo 450 Km di deserto, si giunge a Bukhara (pilastro dell’Islam), la città nobile, dove si trovano la fortezza di Ark, il mausoleo Ismail Samani e la moschea Bolo-hauz, risalente al 1718 e caratterizzata da un soffitto finemente decorato e sostenuto da venti colonne in legno di noce, olmo e pioppo. La ciliegina sulla torta di un viaggio in Uzbekistan è Samarcanda, che si concentra nella piazza Registan, in cui spiccano le tre madrase di Ulug Beg, Sher Dor, Tillja Kari.
Notevoli anche il complesso di mausolei, la moschea Bibi-Khanym, l’Osservatorio Ulugbek, la necropoli di Shakhi Zinda e il bozor, il pittoresco e vivace mercato agricolo alimentare della città, gestito in prevalenza da donne.
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