Per chi sceglie di passare le proprie vacanze negli Usa, i Parchi Nazionali dell’Ovest rappresentano quasi sempre un must see. Ma oltre al Grand Canyon e alla Monument Valley, ci sono altri parchi davvero spettacolari, ma meno conosciuti, come il Bryce Canyon e lo Zion, entrambi nello Utah.
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Secondo la leggenda Paiutes, il Coyote (il creatore) diede vita al Bryce Canyon quando decise di trasformare i “Legend People” (gli abitanti originari della valle) in pietre, creando i famosi pinnacoli di colore rosso che oggi offrono uno scenario magnifico.
Dal punto di vista geologico, invece, sono gli strati depositati di limo e di carbonato di calcio, insieme alle diverse pressioni ed erosioni, gli artefici di questo spettacolo della natura, soprattutto al tramonto, quando le rocce rosse sembrano accendersi colpite dai raggi del sole.
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Lo Zion richiama invece alla mente le immagini con cui viene raffigurato l’Eden: non per caso, infatti, i suoi primi abitanti, i Mormoni, gli diedero questo nome. Zion (o Sion), nella teologia mormone, è un posto paradisiaco, il cui significato è “rifugio” o “luogo sicuro”. Rispetto agli altri parchi aridi dello Utah, nello Zion l’acqua ha un ruolo centrale; il fiume Virgin lo taglia nel suo cuore, formando le famose gole strette (The Narrows). Il colore predominante è quindi il verde, alternato al rosso delle rocce e al verde smeraldo delle piscine naturali.
È possibile visitare lo Zion in mezza giornata, seguendo un percorso circolare di 90 minuti sia in autobus che in macchina. Ovviamente, con più tempo a disposizione, è consigliato seguire i sentieri che portano all’esplorazione del parco, delle sua flora e della sua fauna.