Un viaggio in Cambogia rappresenta un’occasione unica per scoprire un paese ancora legato alle tradizioni, genuino, e purtroppo il più povero del sud est asiatico, dilaniato da una lunga guerra e da una feroce dittatura (ricorderete sicuramente il nome di Pol Pot), ora in lenta ripresa.
Viaggia con noi in vero stile Overland, clicca qui >
Oltre alle sue bellezze naturali, in Cambogia è possibile ammirare una delle meraviglie del mondo moderno, il complesso di templi di Angkor Wat, un magnifico e maestoso esempio di architettura Khmer, più impressionante, addirittura, delle piramidi d’Egitto e caratterizzata da una finezza riscontrabile solo in un’altra “meraviglia”, il Taj Mahal. Angkor Wat si trova a 6 Km di distanza dalla città di Siem Reap, la base ideale per tutti coloro che vogliono visitare il sito archeologico. Siem Reap è stata nel tempo adeguata alle necessità dei turisti ed è anche più avanzata della capitale Phnom Penh. Molti infatti arrivano in Cambogia a Siem Reap via aereo, restano impressionati dalle meraviglie di Angkor Wat e poi ripartono per altre mete, trascurando altre bellissime attrazioni del Paese, come Kampong Khleang, Beng Mealea (un tempio stile Angkor Wat immerso nella giungla e ricoperto da radici centenarie) o Battambang. Ma torniamo alla protagonista, Angkor Wat: costruita nella prima metà del XII secolo a.C., richiese ben 30 anni per essere completata dal re Suryavarman II ed era dedicata a Vishnu, la divinità hindu. Il nome Wat deriva dalla lingua Khmer e significa tempio, e fu probabilmente associato ad “Angkor” quando il complesso divenne un monumento buddista Theravada, all’incirca intorno al XVI secolo. Dopo il 1432, quando la capitale fu spostata a Phnom Penh, Angkor Wat fu preso in consegna dai monaci buddisti. È versione accettata quella secondo cui il complesso era in origine un tempio funerario per il re Suryavarman II ed è orientato verso ovest per conformarsi al simbolismo che associava la morte al calar del sole. Teoria, quest’ultima, supportata anche dai bassorilievi presenti sulle struttura, realizzati per essere visti da sinistra verso destra, secondo l’ordine del rito funerario hindu.