Per quanto tempo ancora sarà possibile visitare Cuba apprezzandone la storia e la cultura tradizionali? Questo gioiello dei mar dei Caraibi è uno di quei posti che va visto prima possibile. Non a caso è la destinazione del momento. A questo si aggiunga che a settembre Papa Francesco farà visita a Cuba e non è escluso l’arrivo di Obama.
Insomma: occhi puntati su Cuba. Nonostante l’apertura parziale all’Occidente e la tregua con gli USA, Cuba si mostra ancora agli occhi dei visitatori nella sua autenticità. Restano i segni del periodo coloniale e della rivoluzione: un itinerario on the road permette di apprezzarne le diverse facce e rappresenta anche una sorta di viaggio nel tempo oltre che nello spazio. Si consiglia di prevedere un soggiorno minimo di dieci giorni se non si vuole fare solo mare. Punto di partenza di chi visita Cuba è l’Avana. Dalla suggestiva capitale si può proseguire tra la Valle de Viñales e la Penisola di Zapata, conosciuta storicamente come la “Baia dei Porci”. Da qui ci si spinge fino a Cienfüegos, con il centro storico coloniale lontano dal turismo di massa, e Santa Clara, città che dedica a Che Guevara una statua, il museo-memoriale e il monumento al “Tren Blindado”. L’itinerario si conclude idealmente a Santiago de Cuba, dove la storia vide lo sbarco dei castristi e l’ inizio della rivoluzione del 1959. Ma visitare Cuba è anche un viaggio nella natura e nella cultura locale: l’itinerario suggerito si snoda lungo la Sierra Maestra e include una visita al Parco del Granma e l’entrata in una Casa de la Trova per respirare l’atmosfera cubana fatta di sigari e musica dei Buena Vista Social Club. Per chi non vuole rinunciare al mare le località più turistiche sono Cayo Santa Maria, Cayo Guillermo, Cayo Coco o Gardalavaca, tutte contraddistinte da sabbia bianca e mare cristallino.