malbec vino argentinoQuando si dice Malbec, si pensa al pregiato vino argentino della regione vinicola di Mendoza, alle porte della Patagonia e ai piedi delle imponenti Ande. Ma il Malbec non è un vino di origine argentina; nel medioevo, infatti, veniva piantato in tutta la Francia ma non era conosciuto con quel nome, anzi aveva oltre un migliaio di sinonimi. Inoltre, al tempo, si sapeva poco circa le varietà di uve.

Oggi il Malbec è una viticoltura pregiata in Argentina, piantata nei distretti di Salta, fino alla Bolivia, al nord, e al confine settentrionale con la Patagonia, al sud. Mendoza è la città che maggiormente si identifica con la produzione di Malbec, come dimostrano le numerose vinerie della zona, tali da diventare attrazioni turistiche.

Le uve Malbec furono introdotte in Argentina nel 1868 da Miguel Pouget, un agronomo francese che era stato chiamato in causa per aumentare la qualità del vino nel paese. Sembra anche che il campione portato due secoli fa non sia oggi più presente in Francia. All’inizio del ‘900, le viti di Malbec si ridussero di un terzo, per far posto ad altre colture, come la Criolla; nel frattempo, molti dei principali produttori credevano che il Cabernet Sauvignon fosse il vino che avrebbe reso famosa l’Argentina. Nessuno chiedeva il Malbec, perché nessuno ne aveva mai sentito parlare; ma, una volta diffusasi, grazie anche all’aiuto di produttori stranieri che iniziarono a stabilirsi in Argentina a partire dalla fine del 1980, quest’uva accrebbe la sua popolarità tanto da divenire un’icona.

La prima cosa che si nota in un Malbec argentino è il colore, un nero scuro lucente che quasi macchia il bicchiere. Alcuni esemplari presentano spesso un sorprendente aroma floreale, con profumo di violetta e prugna. Questo si traduce in sapori dolci, che avvolgono la lingua. Il Malbec si abbina perfettamente con le carni rosse, nella più tipica tradizione argentina.